L’Italia uscirà vincente dalla pandemia. Con questa affermazione inizia l’intervista che Paolo Barletta, amministratore delegato di Arsenale, rilascia a Pambianco Hotellerie, spiegandola con la previsione che, nel periodo post-Covid, si ridurranno tantissimo i viaggi business mentre cresceranno quelli leisure, come ha anche annunciato recentemente Bill Gates. E l’Italia, che ha una vocazione leisure molto forte, essendo una meta paesaggistica e culturale di alto valore, potrebbe addirittura conquistare il primato nel mondo per il turismo. “Per diventare una meta così importante – aggiunge Barletta – è necessario riqualificare il patrimonio alberghiero italiano che necessita urgentemente di interventi, e la situazione emergenziale attuale diventa, paradossalmente, una grande opportunità per il mondo dell’ospitalità italiano. Cioè, in un momento in cui per forza si è costretti a rallentare, bisogna investire nella riqualificazione, in modo da presentarci tra due-tre anni totalmente rinnovati e pronti ad accogliere l’enorme flusso di visitatori che arriverà”.
Il CEO, che è a capo anche del Gruppo Barletta e di Alchimia, aggiunge: “Spero che in Italia, nei prossimi due anni, ci sarà il più grande cantiere del mondo. Il Covid in Italia è come una grande Expo. E non tutti i Paesi ne usciranno vincenti. Quelli legati al turismo business, saranno penalizzati, come ad esempio la Germania, oppure città secondarie degli Usa, come Denver e Seattle, o anche parte della Russia e della Cina, L’Italia invece ha una chance unica se saprà sfruttarla bene”.
Per quanto riguarda i programmi di Arsenale, che è nata ufficialmente lo scorso ottobre dalla partnership tra Paolo Barletta (che ha fatto confluire alcuni progetti del suo gruppo, tra cui Soho House Roma e Rosewood Venezia) e Nicola Bulgari, che già era entrato con Annabel Hoding in Alchimia, tante sono le novità.
Innanzitutto, entro la fine dell’anno verrà annunciata una nuova divisione legata al food&beverage, mentre nel 2021 nascerà un’altra unit del gruppo, per ora top secret alla stampa. Per quanto riguarda i progetti in corso, Soho House Roma verrà inaugurata a giugno dell’anno prossimo, mentre il Rosewood Venezia a fine 2022. Sempre a Roma, Arsenale inizierà i lavori per un 5 stelle lusso tra fine anno e gennaio 2021, per aprire l’hotel al pubblico nel 2023.
“Credo molto in Cortina d’Ampezzo- aggiunge Barletta – che è molto bella e poco valorizzata. Qui abbiamo due location: una che aprirà nel novembre 2023 e l’altra, l’Hotel Impero, di cui prendiamo la gestione. Prima della pandemia, eravamo focalizzati su alberghi cittadini, ora maggiormente in località turistiche, infatti stiamo anche selezionando alcune proprietà in Val d’Orcia, in Toscana”.
Il business model della divisione Real Estate Hospitality di Arsenale si basa sull’acquisizione di asset di alto potenziale in Italia, sulla loro valorizzazione, e sulla ‘concessione’ della gestione alberghiera attraverso accordi di management contract. I contratti vengono stipulati con catene internazionali, come Rosewood, Soho House e i brand lusso di Accor, o con eccellenze italiane, come la famiglia Melpignano, proprietari e gestori di Borgo Egnazia in Puglia, a cui è stata affidata la gestione dell’iconico SantaVenere di Maratea.
Tornando alla nascita di Arsenale, che ha investimenti attivi per oltre 370 milioni di euro, il socio Nicola Bulgari, tramite Annabel Holding, potrà acquisire una partecipazione di minoranza fino al 25%, di cui la prima metà è stata già perfezionata. Da qui a 5 anni, il gruppo prevede un fatturato alberghiero di 462,3 milioni di euro, generando un indotto a favore delle imprese produttrici di materiali e delle aziende di arredo e design di 121 milioni di euro. La base occupazionale complessiva stimata è di circa 1.500 persone