Nella notte tra sabato 19 e domenica 20 dicembre è stato approvato alla Camera un emendamento alla legge di bilancio che destina un pacchetto di aiuti al turismo pari a 505 milioni di euro, in più rispetto a quelli già previsti nei precedenti decreti ristori. L’annuncio è arrivato direttamente dal ministro dei Beni culturali e del turismo Dario Franceschini, che ha illustrato gli aiuti contenuti nel ‘pacchetto’: esenzione della prima rata Imu 2021 per le strutture turistico-ricettive, stabilimenti balneari, fiere, sale da ballo dal valore di 225 milioni; estensione del tax credit locazione per l’intero comparto turistico, incluse agenzie di viaggio e tour operator, fino al 30 aprile 2021, per un valore pari a 160 milioni; rifinanziamento del Fondo emergenza agenzie di viaggio, tour operator, guide e accompagnatori turistici e bus turistici scoperti, che viene inoltre esteso alle imprese turistico-ricettive, per un valore pari a 100 milioni; incremento dei fondi del tax credit ristrutturazione strutture turistico-ricettive, che passano in questo modo nel 2021 da 180 a 200 milioni. È in arrivo anche un fondo di 500 milioni per il settore aeroportuale.
Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, ha espresso “apprezzamento per l’emendamento che in zona Cesarini ha inserito nella legge di bilancio una misura specifica per le imprese turistico ricettive, gli stabilimenti termali e gli stabilimenti balneari, offrendo una boccata d’ossigeno in materia di esenzione Imu, credito d’imposta per gli affitti e contributo a fondo perduto”. Bocca rammenta che “il 24 novembre, in audizione alla Camera, Federalberghi aveva chiesto un segnale esplicito proprio sui punti toccati dall’emendamento e ringrazia la
Commissione bilancio che, con consenso unanime di tutti i gruppi parlamentari, ha fornito risposte concrete”.
“Le misure approvate dalla Camera – prosegue il presidente degli albergatori italiani – non sono certamente sufficienti a risolvere tutti i problemi, ma confidiamo che segnino un punto di svolta nelle modalità di gestione della crisi. Le strutture ricettive si apprestano ad affrontare un 2021 a dir poco complicato, dopo che il 2020 ha fatto segnare i risultati peggiori della nostra storia, con una perdita di oltre 14 miliardi di euro di fatturato e 243 milioni di presenze”.
Precedentemente, Bocca aveva parlato di un ‘panettone amaro’ per le imprese del turismo, rammentando che in un anno normale, tra Natale e l’Epifania, si sarebbero messi in viaggio più di 18 milioni di italiani, attivando un giro d’affari di circa 13 miliardi di euro, che interessa tutte le componenti della vacanza, cioè non solo alberghi ma anche trasporti, divertimenti e cibo. Secondo il presidente degli albergatori “piove sul bagnato. Dopo il lockdown totale in primavera e l’estate peggiore della storia, durante la quale Istat ha registrato un calo del fatturato dei servizi di alloggio del 39,1%, la situazione si è aggravata ulteriormente, di pari passo con l’irrigidirsi delle misure restrittive. Il calo delle presenze turistiche rilevato dal centro studi di Federalberghi è stato del 60,9% a ottobre, per poi schizzare -80,9% a novembre. E il preconsuntivo del mese di dicembre non lascia grande spazio alle speranze: saremo fortunati se ci sarà il 10% delle presenze del 2019″.
Altra iniziativa è di Federalberghi Roma e Sara Assicurazioni, che, con il contributo di PhinancePartnersSpA, hanno dato vita alla prima iniziativa sul territorio nazionale finalizzata a consentire agli hotel in locazione (il 50% di quelli della Capitale, ma anche del totale italiano) lo smobilizzo dei crediti di imposta maturati a fronte dei canoni dovuti ai proprietari degli immobili da marzo a dicembre 2020.