Scalapay, una delle principali soluzioni di pagamento dell’Europa meridionale, ha raccolto capitali Series A per 155 milioni di dollari, con una valutazione di 700 milioni di dollari . Il round è stato capitanato da Tiger Global, con la partecipazione di Baleen Capital e Woodson Capital. I nuovi investitori si vanno ad aggiungere a quelli già esistenti: Fasanara Capital e Ithaca Investments.
Secondo quanto comunica la startup che conta più di 3.000 aziende partner, fra cui Decathlon, Gruppo Calzedonia, Bata e Dtl Viaggi, Scalapay è stata la prima in Italia a lanciare il sistema di pagamento digitale ‘compra ora, paga dopo’, dilazionando gli importi in tre soluzioni senza interessi.
Questa nuova raccolta di capitali rende la start up interlocutore più forte anche per le aziende italiane del settore travel, mercato con grandi opportunità di sviluppo, come confermato dalla recente ricerca della società creata nel 2019 da Simone Mancini e Johnny Mitrevski, secondo cui il 96,1% viaggerebbe più spesso se potesse dilazionare il pagamento. L’idea è che Scalapay offra benefici sia per le aziende partner sia per i loro clienti. Per questi ultimi, alleggerisce la scelta e la spesa nell’immediato, grazie al fatto di poter suddividere il totale in tre importi mensili. Alle aziende consente di avere più clienti, con una spesa media che aumenta del 48%, supportata da una forte amplificazione mediatica. Scalapay, infatti, genera oltre 1 milione di visite al mese per i siti partner aumentando la loro visibilità on line.
Riguardo alla raccolta di capitali, i nuovi fondi saranno destinati alla crescita del team, ad incrementare la dimensione internazionale e a lanciare nuovi prodotti per sostenere gli esercizi commerciali nei settori del lusso, della moda e in particolare dei viaggi e dell’intrattenimento.
In 2 anni, la società ha raccolto 203 milioni di dollari e ha raddoppiato il team, arrivando a oltre 150 persone da gennaio 2021. Lo scorso luglio, ha nominato direttore generale Pingki Houang, in precedenza direttore generale di ShowroomPrive e chief executive di FashionCube (uno dei più grandi retailer omnichannel europei) e ha incaricato Arlene Reynolds, in precedenza responsabile Global Operations di Just Eat, di supervisionare le attività e l’espansione dei Paesi.