Fondata nel 2006, la società italiana Integra Fragrances è oggi una realtà di riferimento nel settore del branding olfattivo, disciplina del marketing ad alto tasso di innovazione e con una rilevanza crescente in numerosi settori, fra i quali quello dell’hospitality.
Il branding olfattivo è una disciplina del marketing ad alto tasso di innovazione, con una rilevanza crescente anche nel mondo dell’hospitality. Questo perché il profumo, influendo sull’umore, può modificare i comportamenti e rivelarsi di conseguenza un alleato prezioso per la comunicazione d’impresa. Anche e soprattutto quando l’impresa è alberghiera e ha come mission il comfort del suo ospite. Fondata nel 2006, la società italiana Integra Fragrances è oggi una realtà di riferimento in questo settore, come racconta il Ceo Lorenzo Cotti: “L’ospitalità in tutto il mondo oggi punta sul profumo come elemento focale per le sue strategie di comunicazione, di differenziazione e di branding. L’olfatto è l’unico tra i sensi in grado di far riaffiorare in modo incontrollato le sensazioni di un momento vissuto o di un luogo, caratteristica che lo rende rilevante per il mondo dell’accoglienza. L’hotellerie è tuttavia ancora indietro nello sfruttare queste potenzialità rispetto ad altri settori, quali ad esempio il fashion retail. Oggi anche gli hotel stanno riscoprendo il marketing olfattivo per creare una vera identità che trasmetta agli ospiti i valori del loro brand. Parliamo di un settore che è fondato sulla fidelizzazione della clientela, e i ricordi e le emozioni legati al profumo sono i più utili perché i più persistenti nella memoria. La mission di Integra Fragrances è quella di guidare il committente nell’interpretazione olfattiva che meglio lo racconta. Grazie a una profonda analisi dei trend di mercato, delle materie prime di tendenza e della coerenza estetica del concept, unita al prezioso savoir-faire dei nasi creatori, possiamo individuare e replicare quell’emozione olfattiva che accompagnerà l’ospite lungo tutta l’esperienza di soggiorno”.
Quanto è importante oggi essere all’avanguardia e fornire soluzioni su misura?
“Integra Fragrances ha know how e flessibilità per avviare per ogni progetto uno studio nuovo, creando un profumo che sia davvero unico e customizzato per ogni committente. Costruire una identità olfattiva è un mestiere complesso che rende necessario prendere in considerazione tanti fattori. Il segreto è fare una ricerca sui valori portanti di una struttura, sul territorio, sulla storia della proprietà, oltre che sulla tipologia e l’aspettativa dei clienti. Per Borgo Egnazia abbiamo lavorato sulla territorialità per riprodurre il profumo della campagna in cui è immerso. Un lavoro tanto ben riuscito che quando si è iniziato a diffondere il profumo nel resort, il personale pensava arrivasse da fuori. Mentre per Lefay Resort abbiamo operato nel campo della ricerca e delle materie prime naturali, realizzando una collezione di fragranze che immergono l’ospite nei paesaggi circostanti: in questo caso il Lago di Garda e le Dolomiti di Pinzolo”.
Sempre attenti all’innovazione, siete stati i primi a sviluppare poi una strategia di sanificazione dell’ambiente abbinata alla profumazione personalizzata canalizzata. Come funziona?
“Essendo i nostri diffusori di fragranze collegati al sistema di trattamento dell’aria degli alberghi, abbiamo pensato di integrare nella soluzione anche la sanificazione. Non è stato semplice, ma durante i mesi di chiusure per la pandemia abbiamo concentrato i nostri sforzi su questa importante missione. Alla fine, grazie a un intenso lavoro di studio tecnico e chimico, abbiamo prima dotato la nostra tecnologia olfattiva di un sofisticato sistema di sensoristica e reportistica della qualità dell’aria indoor; quindi, abbiamo predisposto i nostri sistemi alla nebulizzazione controllata di un principio attivo presidio medico chirurgico capace di sanificare più volte al giorno aria, superfici e impianti di condizionamento. È nato un protocollo di sanificazione canalizzata di totale sicurezza che permette di trattare tutte le aree comuni (cucine e piscine incluse), essendo il PMC largamente impiegato nei settori alimentare e di disinfezione delle acque. Il suo valore aggiunto è che, pur rimanendo delicato sui materiali più pregiati, risulta sicuro nell’inalazione ed efficace ad ampio spettro contro virus, batteri, funghi, muffe, oltre che testato sul Covid-19. Ma non solo: per compensare la mancanza di sistemi canalizzati dell’aria nelle camere abbiamo messo a punto un diffusore comodamente trasportabile dal personale dell’housekeeping, che sanifica la stanza nel tempo dedicato al suo rifacimento, semplicemente collegandolo alla presa di corrente. Fiore all’occhiello di questo diffusore è il sistema di geolocalizzazione, che consente una reportistica accurata dei trattamenti eseguiti in ciascuna camera, per ridurre al minimo l’errore umano e tutelare le strutture stesse”.
Quale sarà il futuro più probabile del settore secondo la vostra esperienza?
“Credo che gli alberghi capiranno sempre di più l’importanza di presentarsi al mercato come differenziati gli uni dagli altri, ognuno provvisto di una propria unicità. La chiave sarà essere unici nell’esperienza di soggiorno anche se si possiede un solo albergo, come spesso accade in Italia. Il nostro fatturato arriva per il 50% dalla penisola e per il 50% dall’estero, ma proprio il mercato alberghiero italiano molto frammentato deve scoprire nel branding olfattivo un’opportunità per raccontare la propria identità. Si deve immaginare che la fragranza personalizzata non profumi soltanto gli ambienti, ma possa diventare un catalogo, un prodotto profumato souvenir, una saponetta in bagno, una coccola sul cuscino, un invito alla prossima stagione… Il nostro approccio è proprio quello di supportare l’albergatore perché la sua identità olfattiva diventi uno strumento di branding a 360 gradi”.