Il Pnnr dovrebbe essere una leva di sorpasso per il turismo italiano, sia per quanto riguarda le infrastrutture sia per il miglioramento dell’accessibilità e dei trasporti, sia per la digitalizzazione. Di quest’ultimo ‘capitolo si è parlato nel corso dell’ultima edizione di Ttg, in cui si è sottolineato che le risorse previste dal Pnrr per la digitalizzazione sono in continuità con l’obiettivo del Piano Strategico del Turismo 2017-22, rivolto alla creazione di una piattaforma di big data per comprendere al meglio le esigenze dei turisti e rispondere adeguatamente alle loro aspettative.
Le risorse del Pnrr, dunque, vanno in questa direzione, cioè quella di creare una piattaforma digitale in grado di bilanciare i flussi turistici, investendo nel turismo sostenibile. Lo stanziamento è di 114 milioni di euro nell’arco di 6 anni (2021-2026) per la creazione del Digital Hub, un sistema intelligente che permette agli operatori di leggere e interpretare i dati raccolti online per essere più performanti sui mercati internazionali, e che si propone anche di ‘agganciare’ il turista, interpretare le sue esigenze e proporre un’offerta personalizzata. Si tratterà quindi di ottimizzare il portale Italia.it promosso da Enit, migliorandone l’interfaccia utente, integrandolo con fonti di dati aggiuntive, ampliandone il portafoglio servizi a disposizione del turista (ad esempio, assistenza e informazioni sanitarie) e delle professioni turistiche (guide e accompagnatori turistici). Inoltre, verranno adottati modelli di intelligenza artificiale per analizzare i dati sui flussi turistici.
Ne ha parlato al Ttg Francesco Paolo Schiavo, direttore promozione Ministero del Turismo: “L’obiettivo di questo progetto è attrarre il turista sul portale, profilarlo e fare in modo che diventi lui stesso testimonial dell’Italia. La piattaforma dovrà coinvolgere tutti gli attori del sistema, tutti gli operatori del turismo, con contenuti che permetteranno forme di geomarketing e un’offerta turistica integrata. I contratti con i fornitori di piattaforme e di sviluppo prodotti devono essere stipulati entro la fine del 2021. Entro fine anno realizzeremo il nuovo front end del sistema e un nuovo meccanismo di indicizzazione. Ad aprile 2022 la piattaforma sarà operativa”.
Quanto sia importante raccogliere i dati l’ha sottolineato anche Oliver Ponti di Forwardkeys, società specializzata nell’analisi dei dati sui voli aerei: “È molto importante raccogliere i dati in fase precoce, cioè già quando i viaggiatori vanno alla ricerca di informazioni e anche nel momento della prenotazione, perché gli alberghi sanno in anticipo quali flussi ci saranno e quindi si potranno preparare a gestire la domanda”. Ponti ha illustrato che, come partner di Enit per il Digital Hub, monitorano tutta l’offerta dei voli, compreso il numero dei posti passeggero, e tutta la domanda, cioè quando viene effettuata la prenotazione, se viene fatta direttamente alle compagnie aereo o attraverso quale canale, quali sono gli itinerari, ecc.
Mirko Lalli, founder e CEO di The Data Appeal Company, altro partner di Enit nel progetto Digital Hub, ha aggiunto: “Questa piattaforma riunisce domanda e offerta, cioè viaggiatori e operatori, e sarà indispensabile per capire come si muoveranno i flussi e le propensioni di acquisto nei prossimi mesi. Ad esempio, dalle ricerche sul web e dalle prenotazioni si nota il ritorno degli americani e si prevede che a maggio prossimo il volume di questi turisti sarà quattro volte quello attuale. Viceversa, per ora, non si vede il ritorno del mercato Far East”.
Nel corso della conferenza si è ricordato che l’Italia è il primo Paese al mondo per numero di siti Unesco e che i turisti nel Belpaese nel 2019 sono stati più di 96 milioni.