Città-Stato da 5 milioni di abitanti, Singapore è oggi nella top five dei principali centri economico-finanziari del pianeta. Un hub commerciale tra l’Europa e un’area geopolitica dell’Asia molto ricca e alla quale fanno capo 650 milioni di abitanti. Ed è qui che è nato l’innovativo progetto ‘Base to project – Nuove opportunità contract per il mercato asiatico’, pensato per favorire l’affermazione delle aziende del design made in Italy applicato all’hospitality, su un mercato ricco e in espansione. Il piano, voluto dalla Camera di Commercio Italiana a Singapore (Iccs – Italian Chamber of Commerce in Singapore) in collaborazione con l’agenzia nazionale di supporto all’internazionalizzazione delle imprese Promos Italia, mira ad aprire nuovi mercati per le Pmi italiane che operano nella filiera contract applicata all’hotellerie.
“La nostra Camera – racconta in esclusiva a Pambianco Hotellerie il managing director Iccs Giacomo Marabiso – già da due anni ha attivato un ‘Comitato design e arredamento’ che è composto da manager dei principali marchi italiani del comparto basati a Singapore. E questo nuovo progetto vuole supportare quello che è uno dei comparti più promettenti e rappresentativi dell’industria italiana, nella sua applicazione commerciale per il mondo dell’hotellerie. Si tratta infatti di un piano che prevede un programma articolato di business development della durata di un anno: è rivolto a 12 eccellenze italiane del design che stiamo selezionando, e che per motivi di privacy ancora non posso nominare, perché intendono svilupparsi nell’industria hospitality. Il nostro progetto è di favorire l’affermazione commerciale delle aziende italiane che operano nel settore hotellerie in tutto il sud-est asiatico, supportando il loro processo di internazionalizzazione tramite il nostro know-how su progetti e attività ma anche creando un ponte che apra le frontiere culturali nella collaborazione
del business per collegare il mondo del design italiano alle moderne linee architettoniche dell’hotellerie orientale”.
Oggi l’area del sud-est asiatico rappresenta una delle regioni a maggiore avviamento di progetti legati al settore ospitalità su scala internazionale: al momento sono 2.626 i progetti attivi sul territorio, 1.148 dei quali nel mondo del lusso e 1.478 progetti ‘first class’, con il 55% degli hotel 4 stelle coinvolti. E se Singapore non è il Paese principale per numero di progetti in corso di realizzazione, lo è sicuramente per il grande numero di costruttori e studi di architettura che ospita e che sono quelli che realizzano cantieri in tutta l’area, dal Vietnam alla Cina e al Pacifico asiatico.
Singapore è un hub che non ha uguali nella regione e che sta in questo senso soppiantando il ruolo avuto da decenni storicamente da Hong Kong. “Far conoscere il mondo delle imprese che lavorano nel contract per l’ospitalità – aggiunge Marabisio – è oggi doppiamente importante: non solo si può
entrare a far parte di progetti importanti e ricchi che si realizzano in questa parte di mondo, ma allo stesso tempo si fanno anche conoscere le eccellenze produttive italiane a imprese e catene alberghiere asiatiche che sono poi più portate a investire capitali in Italia per costruire loro hotel, come già avvenuto in passato sul Lago di Como e in Toscana. E non va nemmeno dimenticato che oggi Singapore è il Paese con il reddito pro capite più alto al mondo e che proprio il far conoscere l’alto livello della nostra industria di hospitality può essere un ‘passepartout’ per fare innamorare il cliente asiatico. Cliente di norma ‘brand follower’ e conoscitore dei marchi legati all”italian way of living’ anche quando li consuma a casa sua”.