Alpitour World lancia Twin, un progetto che intende superare la visione divisiva e conflittuale tra online o offline. Twin, acronimo di ‘trade & web integrated net’, vuole infatti porre le basi per superare questo approccio e avvicinare il mondo del turismo organizzato a quello dell’e-commerce, creando siti collegati con le agenzie viaggio a cui l’utente accede per avere informazioni e successivamente scegliere, per la fase consulenziale o del pagamento, un’agenzia tra quelle presenti.
Twin rientra nel progetto Trevolution, che ha portato al rilascio dei primi due siti alpitour.it e turisanda.it, a quali seguirà anche edenviaggi.it. L’architettura del progetto prevede di collegare direttamente le agenzie di viaggio ai tre siti, offrendo ad ogni utente la possibilità di realizzare le proprie ricerche online, raccogliere le informazioni di cui necessita, per poi scegliere l’agenzia di Viaggi con cui concludere l’acquisto o confrontarsi più approfonditamente. Condizione essenziale del piano di sviluppo di Twin è la politica di parity rate per assicurare pari trattamento e incentivare gli utenti a scegliere la consulenza di agenti di viaggio. L’obiettivo si propone di coinvolgere nel primo anno circa la metà delle agenzie di viaggio che lavorano insieme al gruppo Alpitour World.
La svolta del tour operator è quella di promuovere indistintamente tutti i canali di informazione e acquisto, verso un concetto di omnicanalità, per arrivare a una rete integrata tra il web e il trade e intercettare così le persone che sinora hanno scelto di affidarsi a Ota e ‘fai da te’. Una visione, riporta una nota del gruppo, che ribalta la storica contesa tra e-commerce e trade, per riconoscere le potenzialità che ci sono in un flusso ininterrotto e circolare di informazioni b2c2b.
“Non miriamo a competere con i giganti del web e con le Ota – chiarisce Alessandro Seghi, direttore commerciale di Alpitour World – e sarebbe ingenuo da parte nostra presentarci con questo obiettivo. Piuttosto, vogliamo creare un circolo virtuoso che permetta di mostrare i nostri servizi e il nostro valore aggiunto agli utenti e ai potenziali consumatori, intercettando i viaggiatori ‘fai da te’ per portarli nel circuito dei viaggi organizzati. Anche se fosse una minima quota, sarebbero volumi molto interessanti per noi e per le agenzie di viaggio. Non dobbiamo solo difendere e mantenere i clienti che già abbiamo ma raggiungere quelli che ci conoscono meno per far cogliere loro i tanti vantaggi che possiamo offrire”.