L’azienda marchigiana, leader nel mercato delle craft italiane di alta gamma, gioca su più tavoli e investe su cosmesi, wellness, esperienze innovative che incrociano il mondo hotellerie. Dal lancio della Craft Beer Therapy alla linea Skin Beer, fino ai distillati col nuovo brand Street Art by Collesi per i millennials.
Dalla birra, la bellezza. È cruciale l’evoluzione della marchigiana Collesi – brand storico delle craft made in Italy – verso linee di business parallele che raccontano di benessere e di experience. Non solo cosmesi basata sui principi attivi della bevanda amata da Kundera e Hrabal, da Bukowski e da Martin Lutero, ma anche una ‘esplosione’ di progetti orientati al wellness. E come racconta Giuseppe Collesi, c’è spazio per rapporti organici con il segmento hotellerie per una proposta innovativa che a breve andrà alla conquista di Dubai.
Qual è oggi il peso del segmento cosmesi nel business di Collesi?
La nascita del progetto Beauty (attraverso la società Sorgente di Birra) è legata alla volontà di rendere disponibile a tutti i principi attivi della birra artigianale e i suoi effetti benefici. Aver investito su ricerca e produzione, con personale altamente specializzato, dimostra che puntiamo con determinazione sul settore”.
Su quali strategie si è sviluppato il segmento?
L’obiettivo è una totale autonomia, con la creazione di uno spin-off anche dalla linea profumi e ampliando l’offerta dei prodotti cosmetici. Siamo la prima e unica azienda al mondo che realizza prodotti cosmetici a base di birra artigianale, con l’estrazione dei principi attivi e non con l’aggiunta di birra a un prodotto di massa. Abbiamo lanciato la Craft Beer Therapy – e stiamo lavorando per renderla un protocollo medico – e il progetto Skin Beer. Siamo partiti con i primi negozi monomarca, in contemporanea abbiamo quasi completato il progetto di affiliazione per il quale stiamo dialogando con gruppi leader nella gestione di brand cosmetici, interessati ad acquisire la licenza di distribuzione. Vogliamo raggiungere con la cosmetica i risultati ottenuti con la nostra birra.
Birra e cosmesi, liaison perfetta?
Questa bevanda è quasi miracolosa per la pelle, i capelli e per tutto l’organismo. Ha più polifenoli di alcune bevande apprezzate per gli antiossidanti, ma ci sono anche studi che dimostrano quanto bene faccia al cuore, alla digestione o al ringiovanimento cellulare. Quando è artigianale, è una delle bevande più naturali – gli ingredienti sono acqua, orzo e luppolo – e mettere a frutto i suoi principi attivi è di certo un elemento vincente. E la nostra birra (l’artigianale italiana più premiata al mondo) ha caratteristiche uniche dovute all’eccezionalità delle condizioni di altitudine e di esposizione ai venti nelle tenute da cui viene il nostro orzo, oltre all’acqua di fonte dal monte Nerone.
Quali nuovi progetti sono in fase di sviluppo?
Stiamo lavorando al lancio della linea corpo e capelli. È stato siglato un accordo con alcune cliniche che intendono adottare la Craft Beer Therapy e i trattamenti per la pelle. Dopo aver realizzato la Skin Beer e brevettato l’olio di luppolo, per noi è importante entrare nel settore medico con un protocollo naturale e altamente performante.
Inoltre abbiamo lanciato il brand Street Art by Collesi, un progetto interessante che lega l’arte e l’urban style. Partiamo a febbraio con il lancio dei primi distillati (gin, vodka e limoncello) in bottiglie personalizzate da street artist, ma è prevista anche una linea cosmetica rivolta al pubblico dei millennials.
Quali proposte avete nel mondo hotellerie?
Abbiamo lavorato con dei professionisti dell’hotellerie per creare un progetto che, oltre alle forniture alberghiere, prevedesse l’allestimento di specifiche strutture esperienziali che arrivano fino alle esclusive Collesi SPA.
Le Collesi Room sono camere totalmente customizzate in cui sono offerti trattamenti completi viso e corpo; ne abbiamo una operativa al NYX Hotel Milan by Leonardo Hotels da settembre 2021. La struttura ospita anche il primo Live Store e un corner monomarca. Le Experience Suite, che offriranno un’esperienza studiata in base alle richieste del cliente, rappresentano un format molto apprezzato e stiamo trattando con alcune catene per poterle aprire al più presto – il Covid purtroppo è stato un freno.
La presenza sui mercati esteri con la birra è un traino per la cosmesi?
Anche se l’attenzione che riceviamo è legata principalmente all’eccellenza del prodotto cosmetico, non possiamo negare che essere conosciuti come birra d’eccellenza ha facilitato alcuni rapporti. Oggi stiamo trattando per la distribuzione negli USA, Messico e nel mercato occidentale. A fine febbraio saremo a Dubai per la ‘settimana delle Marche’ organizzata dalla Regione e presenteremo in esclusiva mondiale il progetto Craft Beer Therapy by Collesi.
Prevedete anche una distribuzione retail o in ambito gdo?
A dicembre abbiamo raggiunto un accordo con Coin per l’apertura di Collesi Store all’interno dei loro magazzini. Partiremo con dodici negozi nel 2022 per poi arrivare all’intera copertura entro il 2024. Inoltre stiamo valutando l’offerta dei distributori che si dimostrano sempre più interessati al prodotto.
Lavorate anche in private label?
La Skin Beer e la Craft Beer Therapy sono molto apprezzate anche da aziende importanti, con le quali è aperto un dialogo per una possibile fornitura di prodotti. Allo stato attuale non siamo del tutto convinti, ma sarebbe sbagliato chiudere le porte a priori.
C’è un’integrazione commerciale oltre che di filiera che possa incrociare le vostre linee di prodotto nel segmento horeca e hotellerie?
Uno dei brand più importanti del settore hotellerie ha apprezzato il nostro brand a tal punto da proporci l’apertura di ristoranti e bar Collesi. È un progetto che non prevede unicamente la cessione del brand, ma la stessa cura del dettaglio nel food che utilizziamo da anni nel beverage. Abbiamo già sperimentato, con un importante chef marchigiano, un menù che viene offerto in vari locali. Siamo prossimi all’apertura del primo locale, anche se valutiamo la pandemia per non sbagliare i tempi.