Sono stati presentati i progetti per il rilancio di 250 borghi italiani previsto dal Pnrr. Due sono le linee di azione: 420 milioni di euro vanno a 21 borghi individuati da Regioni e Province autonome e 580 milioni ad almeno 229 borghi selezionati tramite avviso pubblico rivolto ai Comuni.
La prima azione, alla quale sono destinati 420 milioni di euro, sostiene progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o abbandonati. Ad ognuno dei 21 borghi selezionati sarà destinato 20 milioni di euro per progetti che dovranno prevedere l’insediamento di nuove funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale o della ricerca, come ad esempio scuole o accademia di arti e dei mestieri della cultura, alberghi diffusi, residenze d’artista, centri di ricerca e campus universitari, residenze sanitarie assistenziali (Rsa) dove sviluppare anche programmi a matrice culturale, residenze per famiglie con lavoratori in smart working e nomadi digitali.
“Ventuno borghi straordinari torneranno a vivere – ha detto il ministro della Cultura Dario Franceschini -. Un meccanismo virtuoso voluto dal ministero della Cultura ha portato le regioni a individuare progetti ambiziosi che daranno nuove vocazioni a luoghi meravigliosi. Sul Pnrr dobbiamo correre, c’è un cronoprogramma stringente e lo stiamo rispettando”.
I progetti non riguarderanno solo il recupero del patrimonio storico artistico di questi luoghi ma anche l’individuazione di una vocazione specifica. Le potenzialità della rete e della banda larga, ad esempio, possono rendere questi borghi luoghi di possibile lavoro e portare a un ripopolamento degli stessi.
I borghi vincitori sono: Abruzzo, Rocca Calascio (Aq); Basilicata, Monticchio Bagni (Pz); Calabria, Gerace (Rc); Campania, Sanza (Sa); Emilia Romagna, Campolo (Bo); Friuli Venezia Giulia, Borgo Castello (Go); Lazio, Trevinano (Vt); Liguria, Borgo Castello (Sv); Lombardia, Livemmo (Bs); Marche, Montalto delle Marche (Ap); Molise, Pietrabbondante (Is); Piemonte, Elva (Cn); Puglia, Accadia (Fg); Sardegna, Ulassai (Nu); Sicilia, Borgo a Cunziria (Ct); Toscana, Borgo di Castelnuovo in Avane (Ar); Umbria, Cesi (Tr); Valle D’Aosta, Fontainemore (Ao); Veneto, Recoaro Terme (Vi); Provincia autonoma di Trento, Palù del Fersina (Tn); Provincia autonoma di Bolzano, Stelvio (Bz).
La seconda linea d’azione mira invece alla realizzazione di progetti locali di rigenerazione culturale di almeno 229 borghi storici, integrando obiettivi di tutela del patrimonio culturale con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto allo spopolamento. L’importo massimo del contributo sarà di circa 1,65 milioni di euro a borgo.