Prosegue a gonfie vele la ripresa post pandemica del Gritti Palace, hotel a 5 stelle affacciato sul Canal Grande, nel cuore di Venezia. Un rialzo che viene sospinto, tra le altre cose, dal food & beverage. Nel 2023 la società Gritti Capital, che si occupa della gestione dell’hotel (la stessa ha sottoscritto con Marriott alcuni contratti di gestione alberghiera), ha registrato ricavi per 36,5 milioni di euro, in crescita sui 33,7 milioni del 2022 e anche sui 30 milioni del 2019. L’ebitda è risultato di 16,5 milioni (16,6 nel 2022) mentre l’utile si è attestato a quota 8,7 milioni (8,3 milioni l’anno precedente).
Il food & beverage, così come raccontato a Pambianco Wine&Food dal direttore dell’hotel Paolo Lorenzoni, incide per il 20-22% dei ricavi complessivi. La restante parte del fatturato – escluso un 5% da ricondurre alle escursioni, per esempio con il motoscafo Riva, e alla Spa – è generata dalle 61 camere a cui si aggiungono 21 suite.
La quota food & beverage, pari quindi a circa 7,2 milioni milioni di euro, dipende per il 60-65% dai clienti esterni e quindi che non alloggiano nell’hotel, complici le due terrazze affacciate direttamente sul Canale. “Queste per l’aperitivo sono molto gettonate perché in pochi possono vantare una posizione come la nostra”, spiega Lorenzoni. “Allo stesso modo, anche cena e lunch sono momenti molto intensi, tanto che nel 2016 abbiamo deciso di cambiare l’orario al ristorante così che le persone, spesso soggette a jet lag, possano mangiare dalle 12 fino alle 17”.
L’offerta si sviluppa principalmente con il bar – che è quello che “incassa di più” – e il ristorante Club del Doge i cui percorsi culinari sono curati dall’executive Alberto Fol, dallo scorso anno alla guida delle cucine del Gritti.
Alle due terrazze esterne affacciate sul Canal Grande e ai rispettivi spazi interni di bar e ristorante, si aggiunge l’offerta ‘Chef’s Table’, uno spazio esclusivo – all’interno della scuola di cucina dedicata agli ospiti The Gritti Epicurean School – in cui un ridotto numero di ospiti può degustare piatti ah hoc preparati per l’occasione. Completa l’offerta food il servizio in camera con chef disponibile 24 ore su 24.
La proposta food si distingue per l’uso di materie prime selezionate, alcune delle quali prodotte internamente. Anni fa, infatti, l’hotel ha preso in affitto un terreno in cui sono coltivate le castraure (Carciofo Violetto di Sant’Erasmo) che vengono poi servite agli ospiti. “Ora siamo alla ricerca di un altro orto in città così da avere prodotti realizzati in house e quindi sostenibili”, conclude Lorenzoni.