Un duro colpo per l’occupazione alberghiera a stelle e strisce nello scorso mese di novembre, dopo le vacanze del Thanksgiving: gli hotel statunitensi hanno tagliato 365mila posti di lavoro, arrivando al minimo occupazionale da luglio 2020. Sono i dati rilevati da Hotel Effectiveness e riportati da Hotel News Now, che ha analizzato un campione di 4.000 alberghi Usa.
L’ipotesi è che si possano avere ulteriori drastici tagli prima del periodo natalizio, in seguito alle misure restrittive sui viaggi e alle indicazioni governative a non intraprendere spostamenti. E un altro colpo di scure potrebbe arrivare nei primi mesi del 2021.
Un aspetto positivo è che il virus Covid-19, secondo Hotel Effectiveness, sarà maggiormente sotto controllo la prossima estate, e questo comporterà un aumento delle prenotazioni per le strutture ricettive, e, di conseguenza, un effetto rebound sull’occupazione. Ci si aspetta cioè che gli hotel avviino un recruitment di massa in un breve lasso di tempo.