Il settore turistico, tra i più colpiti in piena pandemia, sta vivendo un momento di grande evoluzione per adeguarsi alle nuove esigenze dei viaggiatori. Lo rileva il primo report annuale di Real Estate Data Hub, nato dalla collaborazione tra Re/Max Italia e Avalon.
Per quanto riguarda i business hotel, il report evidenzia che dovranno puntare su una diversificazione dell’offerta con un focus mirato su smartworking ed eventi ibridi, dove la tecnologia giocherà un ruolo chiave. L’Hybrid Meeting consente, infatti, di combinare l’esperienza digitale con quella di un incontro tradizionale, coniugando il meglio di entrambi e offrendo grande flessibilità per adattarsi alla situazione del momento. In generale, gli operatori identificano una leva per la ripresa nei viaggi bleisure, cioè in una combinazione di viaggi di piacere e di lavoro, con durate più estese rispetto ai tradizionali viaggi di lavoro.
Del resto, il settore è stato messo in ginocchio dalle restrizioni agli spostamenti per l’emergenza sanitaria. Dall’analisi, infatti, emerge che nei primi nove mesi del 2019 il segmento dei viaggi di lavoro incideva per il 13,6% degli spostamenti e circa l’8% delle presenze. Dati che si riducono di oltre la metà analizzando lo stesso periodo del 2020.
Sul fronte leisure, lo studio ha registrato un brusco calo in termini occupancy, principalmente trainato dal minore afflusso di turisti stranieri, per i quali le presenze sono diminuite di oltre il 70 per cento. Sul medio-lungo periodo gli operatori del settore convengono nel prevedere un rilancio lento, legato ai progressivi allentamenti delle restrizioni. Proseguirà una prevalenza del turismo di prossimità con scarsi afflussi di stranieri, per poi tornare nei prossimi 2 anni ad un riallineamento ai risultati del 2019.