Presente al primo Pambianco Hotellerie Summit, il nuovo presidente di Ehma (European Hotel Manager Association) Panos Almyrantis ha raccontato cosa manca all’Italia per fare il definitivo salto di qualità nel panorama del turismo mondiale. “Conosco bene il mercato dell’hotellerie italiano, avendo anche lavorato in passato nella Penisola – ha detto il manager che è attualmente GM del Grand Hyatt Hotel Athens e che è stato pochi anni fa direttore del Holiday Inn Golf Resort Naples Castel Volturno – e so le qualità uniche che possiede. Proprio per questo penso che l’Italia non sia solo un Paese ma un vero e proprio brand del turismo globale. Non solo nel suo insieme, ma anche come singole destinazioni che in tutto il mondo i turisti vogliono visitare, ad esempio Milano, Roma, Firenze e Napoli. Questo però oggi non basta”.
Secondo il presidente dell’associazione di professionisti dell’ospitalità, della quale fanno parte 400 general manager di 23 Paesi europei, l’Italia deve crescere nelle competenze e nei servizi. “Non è sufficiente essere noti per avere successo – ha aggiunto – ma bisogna sempre cercare di migliorarsi a livello di servizio offerto all’ospite e di brand awareness. A mio avviso allora credo che uno dei limiti dell’accoglienza italiana oggi sia di avere solo il 7% degli hotel che fa parte di catene internazionali. Il mio auspicio è invece che avvenga, con i giusti tempi tecnici, un maggiore ingresso delle compagnie alberghiere internazionali che sono in grado di portare competenze e formazione che possano far fare il salto di qualità a molte realtà. Non solo: le catene danno anche un plus in termini di commercializzazione e promozione degli alberghi e delle destinazioni, permettendo di intercettare ancora meglio quella grande domanda di Italia e di vivere all’italiana che c’è sul palcoscenico mondiale”.