Il piano di sviluppo di Mira Hotels & Resorts dopo l’acquisizione del 75% del capitale da parte di Dsr Hotel Holding era molto ambizioso, puntava a quadruplicare il fatturato a 40 milioni di euro nel giro di qualche anno. Invece, il gruppo guidato dal CEO e cofounder Daniela Righi è entrato in liquidazione giudiziale * .
Il ricorso verso Mira Management è stato depositato lo scorso 30 aprile dal Tribunale di Verona, che ha stabilito per il 7 ottobre 2024 l’esame dello stato passivo davanti al giudice delegato.
Il gruppo alberghiero, contattato da Pambianco Hotellerie, ha aggiunto: “Siamo in contatto con il Curatore al fine di garantire la continuità dell’attività aziendale, già autorizzata dal Tribunale di Verona con provvedimento dd. 13.05.2024. Tutte le strutture alberghiere sono pienamente funzionanti e lo saranno per tutta la stagione. Confidiamo nel fatto che ogni aspetto, anche procedurale, della vicenda sarà chiarito e definito al più presto * “.
Il piano industriale post-deal, con l’ingresso del gruppo tedesco che conta 600 dipendenti e 190 milioni di fatturato, prevedeva l’acquisizione di due hotel all’anno a partire dal 2024. Si parlava già di aperture sul lago di Garda con i brand A-Rosa ed Henri, nonché di altri progetti sul tavolo.
L’ingresso di Dsr era probabilmente legato a una necessità di iniezione di capitale perché il gruppo con sede ad Affi sul lago di Garda, attivo nel management di alberghi di proprietà terza (quattro strutture in Piemonte, Toscana, Puglia e Sicilia) aveva mantenuto l’operatività in completa autonomia dopo il deal. Righi infatti, dopo la vendita della maggioranza della società, aveva dichiarato: “Oltre alla solidità finanziaria e strategica di Dsr, è stato di fondamentale importanza nella scelta il fatto che facesse capo al gruppo Rewe, che conta ben 29 tour operator tra cui Der Turistik, uno dei maggiori operatori in Europa. Inoltre, sono più di un milione gli ospiti tedeschi che frequentano i 17 hotel del gruppo Dsr in Germania, Austria e Svizzera. Per i resort Mira, ma anche per i nuovi brand che andremo a sviluppare in Italia, questa sinergia di cross selling, cioè la possibilità di vendita di soggiorni presso gli altri hotel del gruppo, porterà importanti benefici in termini di occupazione, aumento Adr e revenue, rispetto, ad esempio, ad un altro gruppo italiano con lo stesso nostro mercato”.
*Notizia integrata il 25 maggio 2024 alle ore 11
Mira e Dsr comunicano che depositeranno il ricorso settimana prossima per dimostrare che il credito è inesistente e che la società non è in stato di insolvenza, avendo sempre adempiuto le proprie obbligazioni di pagamento nei confronti delle banche finanziatrici, degli enti previdenziali ed assistenziali e del proprio personale. Le società aggiungono che non sono mai state destinatarie di azioni di recupero di crediti da parte di soggetti terzi e che presto presenteranno il piano di sviluppo della società.