Con 213 milioni di euro di indotto turistico previsto dall’Ufficio Studi di Confcommercio Milano, la Fashion Week, in programma nel capoluogo lombardo dal 17 al 23 settembre, si conferma evento clou della città anche dal punto di vista dell’accoglienza. Secondo lo stesso report (elaborato su fonti Istat, Questura di Milano, Banca d’Italia, Global Blue) la spesa pro capite stimata per la settimana della moda meneghina di settembre è di 1.638 euro, mentre la previsione complessiva dell’arrivo di turisti a Milano (per l’intero mese di settembre) è di quasi 796mila con un incremento del 6,7% nel confronto con il 2023. Festeggiano così anche gli alberghi cittadini che, in concomitanza di questo evento dallo spessore internazionale, vedono lievitare i loro prezzi anche fino a quasi tre volte i ‘prezzi normali’.
Guardando proprio il periodo clou dell’evento, dal 17 al 23 settembre, durante il quale a Milano convergono numerosi espositori, buyer e visitatori internazionali, le tariffe delle strutture a cinque stelle posizionate nel centro di Milano, non oltre la Cerchia dei Bastioni, per una camera superior sono mediamente più che raddoppiati (si parte da 1.145 euro a notte per arrivare anche oltre i 3.200 euro a notte) rispetto a una tariffa di media o bassa stagione (ovvero nei mesi di maggio e novembre).
I dati emergono da un’indagine condotta da Pambianco Hotellerie in diverse giornate della scorsa settimana. A tal proposito si segnala che si tratta di indicazioni di massima, perché oggi il revenue management alberghiero è organizzato sulla base di complessi algoritmi matematici che lavorano online e offline e che quindi determinano la variazione delle tariffe a seconda di diversi fattori e imprevisti, nonché del momento in cui viene effettuata la ricerca.