Un terzo trimestre 2024 in crescita per l’asset class ‘Hotels’ che, secondo l’ultimo report della società di consulenza immobiliare Cbre si colloca al terzo posto per volumi d’investimento nel mercato italiano del commercial real estate, con 450 milioni di euro investiti (+27% sullo stesso periodo del 2023). Un dato che sale a un totale di oltre 1,4 miliardi di euro nel periodo che comprende i nove mesi da inizio del 2024 – in crescita a +69% anno su anno -, portando l’asset class al secondo posto assoluto nel comparto degli investimenti immobiliari.
Si tratta di un mercato, spiega il report Cbre, che è dominato da operazioni di owner operator, che rappresentano oltre la metà dei volumi complessivi del trimestre. La strategia di investimento più diffusa in questa fase rimane il value-add, guidata appunto da owner operator e da investitori di private equity. Secondo gli analisti poi la performance dell’industria alberghiera italiana rimane positiva, come testimoniato dalla continua crescita dei valori di Adr (tariffa media giornaliera), soprattutto nei segmenti upscale e luxury. I valori di occupazione invece nel 2024 mostrano alcuni segnali di rallentamento a fronte dell’aumento dei prezzi medi dei pernottamenti, un trend osservato soprattutto nelle maggiori città nel corso della passata stagione estiva. Restano comunque ottime le performance dei mercati leisure, che registrano circa il 40% dei volumi, e contribuiscono a rafforzare un forte interesse tra gli investitori.
Le prospettive a fine anno del report vedono volumi di investimento complessivi del mercato real estate vicino ai risultati del 2021, anno precedente al calo provocato dall’avvio delle politiche monetarie restrittive della Bce. I recenti tagli dei tassi di interessi della stessa banca centrale stanno alimentando una riduzione dei tassi Eur Irs che dovrebbe portare a una riduzione complessiva del costo del debito, in grado di dare ulteriore slancio alla ripresa degli investimenti. “La crescita dei volumi d’investimento nel terzo trimestre 2024 – spiega Silvia Gandellini, head of capital markets and head of A&t high street di Cbre Italy – ha interessato in modo trasversale tutte le principali asset class. Gli investitori continuano a guardare soprattutto a iniziative value-add, pur rimanendo selettivi nella scelta delle location e dei prodotti su cui investire, prestando grande attenzione ai fondamentali del mercato occupier. Sarà necessario più tempo per un ritorno più consistente degli investitori esteri ‘core’, ma le prospettive rimangono positive grazie alla riduzione del costo del debito e alla stabilizzazione dei rendimenti”.