Il 2023 è stato un anno a ‘due vie’ per il mondo del tour operating: c’è chi ha (finalmente) battuto il 2019 in termini di ricavi e chi ancora è rimasto dietro il pre-pandemia. Ciononostante, la maggior parte degli operatori è avanzata a doppia cifra (la crescita media dei ricavi è stata del 40% sul 2022, come ha evidenziato Pier Ezhaya, presidente di Astoi Confindustria Viaggi). Lo si evince anche dal ranking per fatturato 2023 dei primi 10 specialisti della distribuzione organizzata (escluse le agenzie) elaborato da Pambianco, sulla base dei dati depositati in Camera di Commercio o forniti direttamente dalle aziende.
La classifica mostra balzi in avanti double digit ma diverse aziende mancano all’appello del traguardo post-Covid. Ad esempio Veratour, che con i suoi 230 milioni di euro nel 2023 e una crescita del 27% sul 2022, non è riuscito a raggiungere i 249 milioni del 2019. Alidays si avvicina al pre-Covid quando fatturava 75 milioni e l’anno scorso si è fermato a 74 milioni con un’accelerata del 24% sull’anno precedente. Stesso discorso per il capolista: la divisione tour operating di Alpitour ha tallonato stretto il 2019 quando aveva messo a segno 1,362 miliardi. Nel 2023, con 1,361 miliardi e un salto del 57% sul 2022, è rimasto comunque il ‘number one’ indiscusso che stacca (con tre zeri in più) tutti i concorrenti.
Sembra una chimera il ritorno ai volumi del 2019, ma per gli intermediatori dei viaggi è stato veramente difficile ‘risalire la china’ perché questo settore ha vissuto un crollo senza precedenti: nel 2020 ha incassato una frenata del giro d’affari del 69% e l’anno successivo un’ulteriore ‘gelata’ con un calo medio del 25 per cento. La somma di questi valori negativi ha portato a drastiche sforbiciate nei turnover delle aziende. Motivo per cui i tour operator sono tra gli ultimi settori economici a recuperare il gap pre-pandemia.
Tornando al ranking per fatturato 2023 e analizzando il tasso di crescita, chi avanza di più è Quality Group, che mette a segno un +85% raggiungendo un fatturato di 205 milioni di euro. L’unico segno negativo fa capo a Outby Tour Activity (Ota Viaggi), i cui ricavi calano del due per cento rispetto al 2022.
Passando invece al ranking per redditività, è Veratour in pole position con un ebitda margin dell’8,2%, seguito da Boscolo Tours, che si trova invece in sesta posizione nella classifica per fatturato. Boscolo quindi conquista il secondo posto nel ranking per valore percentuale sui ricavi (7%). La top five si completa con
Outby Tour Activity (Ota Viaggi) che è anch’esso in fondo alla classifica per fatturato e risulta invece terzo in quella per ebitda margin con 3,9%, a cui si aggiungono Nicolaus Tour (3,8%) e Alidays (3,7%), che si posiziona nono nel ranking per ricavi.