La chiusura delle regioni in Italia e le frontiere bloccate in molti Paesi del mondo non frenano i progetti di B&B Hotels, sia nel Belpaese che all’estero. Ne illustra le strategie a Pambianco Hotellerie il CEO di B&B Hotels Italia, Valerio Duchini, sottolineando che l’idea è di non fermarsi, di non chiudere al momento alcuna struttura, di continuare a investire: “Non ci fermiamo di fronte a questa emergenza perché operiamo con contratti di affitto che hanno la durata di 20 anni, quindi sono a lungo periodo, senza diritto di recesso”.
I piani di espansione della catena francese il cui azionista di maggioranza è Goldman Sachs Merchant Banking sono piani ambiziosi: “Il gruppo conta attualmente 530 strutture nel mondo, di cui 42 in Italia – afferma Duchini – e punta ad arrivare nel 2021 a un totale di 650 alberghi, con 50 strutture nel Belpaese. Entro fine anno, prevediamo di aprire a Cortina e a Bolzano”. Passando ai bilanci, B&B Hotels ha chiuso l’esercizio 2019 con un fatturato di 632 milioni di euro e l’Italia ha registrato ricavi pari a 63 milioni di euro. Previsioni per quest’anno? “Sicuramente superiori al mercato – risponde Duchini – che chiuderà il 2020 in Italia tra -70% e -80%, mentre noi pensiamo di archiviare l’esercizio con un calo del 45% dei ricavi”.
Il motivo per cui la catena di hotel sta contenendo le perdite in questo difficile periodo, registrando addirittura un’occupazione record del 60% nel mese di settembre in Italia, è legato, a quanto racconta il CEO, a un’abile strategia di revenue management e a un posizionamento molto particolare. La prima si basa su algoritmi molto sofisticati che stabiliscono i prezzi delle stanze, modificandoli ogni minuto, e il secondo è un principio di differenziazione sul mercato. Le strutture di questa catena sono quasi tutte 3 stelle, “perché questa categoria ci offre alcuni vantaggi, ad esempio la chiusura notturna di 8 ore – spiega Duchini – a cui abbiniamo i nostri punti di forza, cioè il posizionamento nel centro delle città e in punti strategici come raccordi stradali e aeroporti, il nostro approccio ‘smart’, cioè offriamo servizi digitali come wifi a 200 mega di proprietà, permettendo quindi al cliente di viaggiare su internet con una velocità incredibile, e smart tv led 43 pollici, per connettere i dispositivi mobili allo schermo”. Duchini aggiunge che la scelta della classificazione alberghiera è legata anche al fatto che i 4 stelle richiedono la presenza di un bar e un ristorante all’interno della struttura. Invece la catena ‘affordable’, che si contraddistingue per prezzi molto contenuti, spinge sul B&B Shop, ovvero una sorta di negozio vicino alla reception dove i clienti dell’hotel possono acquistare piatti pronti, cosmetici, dispositivi elettronici, tutto ciò di cui potrebbero avere bisogno durante il viaggio. “Chi cerca una spa o un centro massaggi – conclude il manager – va in un 5 stelle, ma da noi il cliente trova sicurezza, qualità del design e della scelta dei materiali, flessibilità, connessione. In una parola, chic & smart”.
La revenue del gruppo deriva per il 30% da piattaforme terze di prenotazione (Ota), per il 20% da agenzie viaggio e tour operator, per il 15% dall’e-commerce istituzionale e per la restante percentuale dalle vendite dirette.