Un 2021 ancora difficile e un 2022 nel quale inizierà davvero la ripartenza. Con un grande ‘jolly’ però a favore di chi ha a disposizione un’offerta di food&beverage di alto o altissimo livello, in albergo, e che per questo potrà aumentare i volumi e i fatturati anche prima. “L’estate in arrivo – racconta a Pambianco Hotellerie Luca Finardi, area vice president operations Mandarin Oriental Hotel Group e general manager Mandarin Oriental Milan – sarà buona soprattutto per quegli hotel che sono posizionati in destinazioni leisure, in mete sul mare in primis. Anche se location alternative, come ad esempio il Lago di Como, dove anche noi abbiamo a disposizione un Mandarin Oriental, potranno comunque godere di buoni volumi di turismo, tra luglio e settembre. In generale mi aspetto però un 2021 ancora difficile, purtroppo. Un’annata nella quale a Milano in particolare ad esempio si cercherà di tamponare il più possibile la situazione durante l’estate con la speranza che poi in autunno il flusso turistico sarà diverso. Spero comunque che tutti quanti, player dell’hotellerie ma soprattutto istituzioni, si sia imparata la lezione e che grazie a una crescente campagna vaccinale si possa finalmente ripartire. Una vera ‘normalità’ di business secondo me comunque non si vedrà prima del 2023: il 2022 lo vedo ancora come un anno di ripartenza progressiva, anche se sarà migliore del 2021”.
Secondo il GM, chi potrà sfruttare fin da subito, fin da queste prime ‘aperture’, la possibilità di avere in hotel una specialissima offerta di food&beverage potrà avere un buon boost nel proprio giro d’affari. “Un ristorante stellato senza i clienti esterni non può sopravvivere comunque, in qualsiasi albergo si trovi. Quando la situazione è quella di una poca occupazione delle camere come nel momento attuale, però, è un elemento che regala una energia straordinaria e che porta tantissimo, non solo da un punto di vista economico. Già l’anno scorso abbiamo lavorato benissimo con il food&beverage perchè c’era una voglia straordinaria di uscire e divertirsi. E ovviamente il plus fondamentale è il mangiare o fare l’aperitivo stando en plein air, come accade anche al Ristorante Seta del Mandarin Oriental Milano, dove la cucina è anche premiata da 2 stelle Michelin. A mio avviso poi c’è un altro elemento, molto diverso dal precedente, ma che potrebbe dare anch’esso una grande spinta alla ripartenza del turismo e dell’ospitalità in particolare. Parlo della vaccinazione degli operatori del settore che sarebbe davvero una leva fondamentale per dare agli ospiti un grado di tranquillità sempre maggiore. Oltre a ciò, noi abbiamo lo standard di sicurezza chiamato ‘We Care’ che funziona molto bene perchè si basa su un ciclo di ispezioni che sono fatte ripetutamente per verificare che tutto sia eseguito sempre nel modo corretto, dalla sanificazione al mantenimento delle distanze. Sono elementi molto importanti che sono amplificati dalla sensibilità della clientela, che non è la stessa per tutti. Il pubblico americano ad esempio è già pronto a ripartire perchè ha una mentalità più aperta, oltre a una posizione di vantaggio chiaro dal punto di vista delle vaccinazioni”.
Seguendo il pensiero di diversi addetti ai lavori infine, anche secondo Finardi il futuro dell’ospitalità sarà legato soprattutto al mercato del leisure e alla scelta di corrette strategie di marketing. “Offrire il prodotto Italia è sempre stato facile nei confronti di un target medio alto: ma oggi bisogna soprattutto toccare i tasti giusti per proporre il Paese come destinazione nella sua interezza. E dobbiamo farlo bene soprattutto a livello di marketing perchè la gara internazionale è diventata ancora più serrata e chi investe sulla visibilità avrà un grande vantaggio. Detto questo sono convinto che la pandemia abbia anticipato di 10, se non di 15 anni, tante dinamiche che sarebbero comunque accadute. Stiamo in particolare entrando in un mondo sempre più touchless e paperless e i trend legati alla tecnologia e alla sostenibilità sono sempre più al centro dell’attenzione dell’hotellerie. All’interno di un mondo che in generale è sempre più così. L’albergo sarà sempre più digitale con tutto quello che serve in hotel e in viaggio che sarà a disposizione degli ospiti sui loro device: dalla chiave della camera ai menu di vario tipo”.
Riguardo al Salone del Mobile a Milano, il cui svolgimento è attualmente in discussione, Finardi precisa: “Il Salone del Mobile è fondamentale. Invito le istituzioni a supportare per il 2021 le aziende e a fare in modo che uno degli eventi più importanti d’Italia abbia luogo. Il Salone porta grande ossigeno a tutta la filiera, da quella degli eventi, a quella dell’ospitalità, della ristorazione, del retail, dei trasporti e soprattutto del design italiano”.