Continuano a crescere le prenotazioni dirette alberghiere tramite sito web, come già rilevato dall’anno scorso. In Europa, quasi un terzo delle prenotazioni totali è generato dal sito web di proprietà e, in Asia Pacifico, il canale diretto è diventato il canale leader, sia nel 2020 (37%) che nel 2021 (41%). Questa impennata è avvenuta principalmente a scapito di Expedia, che ha mostrato numeri negativi equivalenti in entrambe le regioni: 7% della quota di mercato nel 2021 per l’Europa contro il 10% nel 2020 e 6% nel 2021 contro l’8% nel 2020 in Asia. Sono le rilevazione del Libro Bianco “La distribuzione alberghiera e la pandemia: la scacchiera del turismo” di D-Edge, fornitore di soluzioni software e di marketing digitale per gli hotel.
In particolare, a giugno 2021, l’analisi rileva che per quest’ultimo mese, in Europa, il canale diretto del sito web è il primo e, finora, l’unico canale in cui i livelli di prenotazione sono tornati a quelli pre-pandemia.
Per quanto riguarda l’Asia, dove il sito web di proprietà è diventato il principale strumento, D-Edge osserva che l’elevato numero di viaggiatori locali dall’inizio della pandemia spiega questo picco di prenotazioni dirette negli ultimi 15 mesi, poiché i turisti di prossimità hanno intrapreso la maggior parte dei viaggi nel ’20-’21 ed è meno probabile che abbiano prenotato tramite Ota, preferendo appunto i canali diretti.
Le grandi agenzie online stanno subendo una perdita di quote di mercato sia in Europa che in Asia-Pacifico, anche se rimangono la principale fonte di entrate online in entrambi i mercati. I motivi, secondo l’analisi, sono i seguenti: informazioni più rilevanti sui siti web degli hotel rispetto alle Ota, in particolare per quanto riguarda le misure anti-Covid; politiche più flessibili sul sito web diretto; disparità tariffaria che favorisce i canali diretti, soprattutto sui metamotori; più viaggiatori nazionali/locali, che non necessitano di trasporto aereo; minor volume complessivo di prenotazioni che ha generato preferenza ai viaggiatori frequenti che sono più informati sui vantaggi della prenotazione diretta. Tuttavia, questa dinamica negativa non è applicabile a tutte le Ota e alcuni operatori si sono distinti, come Booking.com, che ha mostrato una forte resilienza, soprattutto in Europa, rappresentando il 47% delle entrate generate dalle prenotazioni alberghiere nella regione. Airbnb, anche se ha una quota di mercato molto più piccola nella distribuzione alberghiera, negli ultimi cinque anni è cresciuto costantemente. Inoltre, alcune Ota locali hanno beneficiato di una forte crescita, probabilmente dovuta all’aumento della domanda interna, e hanno dimostrato di costituire una fonte di prenotazioni aggiuntive per gli hotel. Ad esempio, in Ungheria, Szalla.hu è passato dal 7% al 12% delle vendite alberghiere online tra il 2019 e il 2021. Nella Repubblica Ceca, Hotel.cz ha aumentato la propria quota di mercato di oltre il 300%, mentre nei Paesi Bassi, Hotelspecials.nl ha moltiplicato la sua quota di 26 volte. E in Indonesia, Traveloka ha visto la propria quota di mercato crescere dal 53% al 58%, mentre Ticket.com è passato dal 7,65% al 14 per cento.