Un complesso di eccellenza nella campagna toscana, il cui ristorante La Sala dei Grappoli ha recentemente conquistato la stella Michelin. Castello Banfi Wine Resort è l’esempio di come la passione e l’impegno portino al successo un modello di ospitalità e di esperienza enogastronomica che non ha eguali.
Un luogo magico in cui fare un’esperienza enogastronomica di eccellenza immersi tra le dolci colline della Val d’Orcia in Toscana. Si tratta di Castello Banfi Wine Resort, un gioiello dell’ospitalità italiana che comprende un’enoteca, l’hotel 5 stelle Il Borgo e due ristoranti, La Taverna e l’elegante La Sala dei Grappoli, quest’ultimo appena insignito della Stella Michelin.
Tutte le strutture del complesso sono sinergiche per permettere all’ospite di vivere un’esperienza culinaria e di accoglienza indimenticabile. A partire dall’hotel Il Borgo, che è stato inaugurato nel 2007 e che dal 2019 è parte dell’esclusivo circuito Relais &Châteaux.
Ricavato nel piccolo borgo in pietra adiacente le mura del castello, nato nel 1700 per ospitare i contadini e gli artigiani che lavoravano per i nobili proprietari, Il Borgo è stato accuratamente ristrutturato per ricavarne lussuose camere e suite, mantenendone intatta la storica struttura, con un particolare occhio all’eleganza degli ambienti, finemente arredati e decorati dallo stilista Federico Forquet, ed arricchiti di tutti i confort moderni.L’hotel offre un ambiente raffinato ed esclusivo, affacciato sui vigneti Banfi, in uno dei luoghi storici più suggestivi e meglio conservati della zona.
Attraversato dalla vecchia via che collegava Montalcino e la Repubblica di Siena alla Maremma, grazie all’attento restauro, si possono ancora apprezzare all’esterno le antiche forme architettoniche toscane. Gli ospiti, immersi nel silenzio della campagna, possono ammirare lo stupendo panorama delle dolci colline della Val d’Orcia, patrimonio Mondiale Unesco, che dal Monte Amiata fino alla vallata del fiume Ombrone, prosegue verso il mare.
L’unica ‘star’ di Montalcino
Un ulteriore grande traguardo per Banfi è la stella Michelin di cui è stato insignito il ristorante La Sala dei Grappoli, tra l’altro l’unico ristorante montalcinese a fregiarsi dell’ambito riconoscimento. Nella sua atmosfera elegante e raffinata, il cibo rappresenta lo strumento per vivere a pieno la filosofia di Castello Banfi Wine Resort e del territorio, grazie alla maestria dello chef Domenico Francone, di origine pugliese. Il ristorante propone un menù stagionale dove la genuinità della cucina italiana e di quella mediterranea si fondono in modo armonioso, esaltando i prodotti del territorio, in un perfetto (e distintivo) abbinamento con i prestigiosi vini Banfi.
La cucina a vista, all’ingresso del ristorante, offre ai clienti la possibilità di osservare la brigata all’opera, prima di accomodarsi in una delle due sale, con pareti decorate da tralci di vite, a ricordarci il territorio in cui il ristorante si trova. Nel periodo estivo, il ristorante si arricchisce di una splendida terrazza affacciata sulle mura dello storico castello, dove lo sguardo si apre sulla meravigliosa Val d’Orcia.
Passione per l’alta cucina
Il prestigioso riconoscimento è stato ottenuto grazie alla ‘visione’ e all’anima che lo chef e tutto lo staff infondono nel loro lavoro. “Il raggiungimento della prima Stella Michelin – sottolinea Francone – è una grande soddisfazione, per me e per l’intera brigata di sala e cucina, che premia il nostro lavoro quotidiano e la nostra grande passione. Siamo infinitamente grati a tutti coloro che credono nel nostro impegno e ci incoraggiano a migliorare ogni giorno”.
Francone è cresciuto in Puglia in una famiglia con una forte tradizione culinaria. Si avvicina giovanissimo al mondo della ristorazione, e già negli anni di studio inizia a lavorare in un laboratorio di pasticceria e nelle trattorie della sua zona, durante i weekend nel periodo invernale e tutti i giorni nei mesi estivi. “La mia passione per la cucina – spiega – nasce dall’amore per la materia prima. Durante la mia infanzia accompagnavo il nonno, soprattutto in estate, in campagna, dove lui coltivava l’orto, produceva vino, olio e aveva un piccolissimo allevamento di bestiame,. Al ritorno a casa, rimanevo affascinato dalla pulizia degli ortaggi e da tutto quello che avevamo raccolto. La fascinazione continuava con la successiva preparazione dei piatti con quegli stessi ingredienti, dalle verdure, alla frutta e alla carne. Le orecchiette alle cime di rapa sono il piatto che ha fatto scoccare in me la scintilla. Un piatto tipico della mia regione, che mi riporta ai ricordi dell’infanzia e della famiglia. Ricordo con piacere anche le domeniche baresi, da dove viene mio papà, condite da numerose abbuffate di pesce acquistato dai pescatori al ritorno dal mare”.
Lo chef ha maturato numerose esperienze in prestigiosi ristoranti italiani ed internazionali e, nel 2008, arriva in Toscana presso Il Ristorante di Banfi, una Stella Michelin. Dopo la chiusura di questo, si trasferisce a Londra, dove lavora presso il ristorante stellato Apsleys di Heinz Beck. Un momento magico ed estenuante allo stesso tempo, che fa nascere in lui il desiderio di continuare a viaggiare, ma che innesca anche una forte nostalgia di tornare a vivere in Toscana. Ed è qui che Banfi gli offre una seconda opportunità: divenire Executive Chef de La Taverna. Oltre a seguire La Taverna, supportato da una brigata di talento sia in sala che in cucina, Domenico riapre anche l’altro ristorante, La Sala dei Grappoli, portandolo alla conquista della Stella Michelin nel 2020.
Per quanto riguarda La Taverna, tipico ristorante toscano, l’ambiente è situato sotto le volte delle vecchie cantine del castello, dove un tempo riposavano le grandi botti di legno utilizzate per l’affinamento del Brunello di Montalcino. L’enoteca invece è una vera bottega toscana dove, accanto ai pregiati vini e agli altri prodotti della tenuta, sono presenti moltissimi prodotti di gastronomia e artigianato locale.