Per l’immobiliare di lusso, l’Italia si conferma un mercato chiave, sempre sotto la lente degli investitori esteri. Lo dice il report Global Luxury Landscape 2021 di Berkshire Hathaway HomeServices, rete di intermediazione internazionale attiva in Italia attraverso la partnership con Maggi Properties, che sottolinea come la pandemia abbia accentuato l’attenzione degli investitori nei confronti del nostro Paese. Le richieste che provengono dall’estero sottolineano l’interesse anche per aree più periferiche come, ad esempio, i Colli Piacentini e la zona dei laghi (Como, Garda e Maggiore). Questa crescita non coinvolge solo il residenziale, ma anche l’intero sistema ricettivo italiano.
Berkshire, che ha arricchito la sua competenza nel settore ricettivo in Italia grazie alla partnership con Horwath Htl, tra i leader mondiali nella consulenza del settore hospitality, ritiene che la domanda degli investitori nella Penisola è oggi insoddisfatta. La proposta di strutture ricettive sfrutta le potenzialità turistiche e paesaggistiche italiane per attirare clienti internazionali, ma allo stesso tempo li lascia delusi su deal immobiliare. Alcuni elementi del gap sono: burocrazia lenta e complessa, proprietà frammentata tra diversi soci/famigliari, aspettative di servizi e connessione con i principali centri turistici, nuovi modelli finanziari e di sviluppo.
Questo contesto crea distanza dalle richieste degli investitori che lamentano lungaggini dei negoziati, mediatori improvvisati incapaci di guidare attraverso i vincoli architettonici del piano urbanistico o delle Belle Arti e una burocrazia senza tempi certi.
Marcus Benussi, managing partner & general counsel di Berkshire Hathaway HomeServices – Maggi Properties commenta: “Il nostro network raccoglie mandati di property finding e talvolta questi impattano sul divario tra le aspettative degli investitori stranieri e una mancanza di comprensione degli standard del lusso internazionale. L’interesse per il Belpaese è sempre molto forte, in crescita, ma serve un soggetto in grado di accompagnare i venditori verso il successo del deal internazionale”.
In base ai dati Horwath Htl 2020, oltre il 10% degli hotel gestiti da catene in Italia opera nel segmento 5 stelle/5 stelle Luxury, e il 50% appartiene a gruppi stranieri. “Storicamente – aggiunge Zoran Bacic, senior partner & managing director di Horwath Htl – in Italia l’offerta alberghiera si concentra su strutture a 3 stelle, che rappresentano oltre il 46% delle quasi 33mila proprietà presenti sul territorio”.
“In questo scenario – conclude Marcus Benussi – gli hotel di lusso, con 5 stelle e 5 stelle L, cresceranno almeno del 25%, in forte controtendenza rispetto all’intero settore. Eppure, il loro peso sul totale delle strutture ricettive rimane fermo sotto al 2 per cento. La domanda del turismo di lusso è destinata a crescere, bisogna quindi saper cogliere questa forte volontà di investimento che arriva dal mercato internazionale. I proprietari devono valutare i necessari investimenti per trarne infine un valore moltiplicato”.