Dal mese di luglio, l’occupazione degli hotel è in ripresa. Secondo i dati di Italian Hotel Monitor , cresce la room occupancy dei 4 stelle nei nove mesi ma rimangono invariati i prezzi, che invece segnano un deciso incremento nel segmento luxury.
di Stefano Bonini
Per l’industria turistica italiana il 2021 è stato un altro anno difficile, che si sta avvicinando alla conclusione con significativi segnali di ripresa. L’Italian Hotel Monitor di Trademark Italia rileva che, al netto delle perdite dovute alla pandemia nel primo semestre dell’anno, dal mese di luglio si è avviata un’inversione di tendenza del movimento turistico. Infatti pur restando, su base annua, su livelli assolutamente insufficienti (room occupancy al 43% nel periodo gennaio-settembre), l’occupazione camere media della categoria upscale (4 stelle) nel terzo trimestre torna stabilmente sopra quota 60%, superando addirittura il ‘muro’ del 70% a settembre (70,2%). In risalita anche l’Adr (average daily rate) che per gli alberghi a 4 stelle supera quota 100 euro dal mese di giugno, con il picco di settembre (118,76 euro).
Nei primi nove mesi, il segmento upscale registra un incremento a livello di occupazione camere di 11,7 punti rispetto all’intero 2020. Aumenti più contenuti sul fronte delle tariffe, con variazioni nell’ordine di alcuni decimali (+0,5%) nel periodo gennaio-settembre. I mesi di agosto e settembre evidenziano d’altro canto una crescita tendenziale dell’Adr (+6% ad agosto, +7,5% a settembre) che fa ragionevolmente auspicare un rapido riallineamento alle medie pre-Covid nei prossimi mesi (ad agosto di quest’anno si è addirittura registrato un prezzo medio camera superiore a quello del 2019).
Nelle 39 maggiori città del Paese, Ihm rileva anche un incremento del tasso di occupazione nelle strutture luxury (laddove presenti) fino a settembre 2021 dell’8,5% rispetto allo scorso anno. A livello di prezzo, l’incremento sul 2020 si attesta attorno al 5 per cento. Si desume dall’analisi che, nei nove mesi, il tasso di occupazione cresce maggiormente nei 4 stelle piuttosto che nel segmento luxury, e viceversa i prezzi dei 5 stelle segnano un deciso incremento rispetto a quelli del segmento upscale che rimangono quasi invariati.
Le prime stime Ihm sul mese di ottobre rafforzano il trend di crescita, con le città d’arte e d’affari, le più colpite dalla pandemia, che hanno ricominciato ad essere frequentate sia da viaggiatori leisure che da turisti business, italiani e stranieri.