Il settore si aspettava (e temeva) l’inizio di un periodo di chiusure e licenziamenti se il Governo non fosse arrivato a prorogare la cassa integrazione, terminata il 31 dicembre scorso e richiesta a gran voce dalle associazioni del comparto e dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia, insieme alla proroga della moratoria sui prestiti bancari.
E così, venuta meno la Cig e visto il perdurante stato di difficoltà del turismo, sono stati annunciati in questi giorni a Roma oltre 200 licenziamenti in due alberghi. Andranno a casa i 47 dipendenti dell’Hotel Majestic, storico 5 stelle in via Vittorio Veneto che ha deciso di chiudere e ha comunicato il licenziamento collettivo. Secondo quanto scrive Lagenziadiviaggi.it, la proprietà, E.G.A. Esercizio Grandi Alberghi, ha motivato la decisione con la grave situazione finanziaria che si è venuta a creare dopo due anni consecutivi di pandemia: nel 2020 la società ha registrato un calo di fatturato del 90,4% passando da 7,1 milioni di euro del 2019 ad appena 684mila euro. Nel 2021 il fatturato si è attestato sui 550mila euro. La chiusura però potrebbe non essere a tempo indeterminato, secondo quando riferisce a RomaToday Stefano Chiaraluce della Filcams Cgil: “Alla luce del fatto che la struttura sarà venduta (senza il ‘peso’ del personale, ndr) e che l’attività cesserà solo temporaneamente, proveremo a chiedere che siano create le condizioni per mantenere tutto il personale in attesa della riapertura sotto la guida della nuova proprietà”.
Anche Sheraton Hotel & Conference Center di Roma, chiuso dal 2020 per la pandemia, ha annunciato il licenziamento di tutti i suoi dipendenti, ovvero 164 lavoratori tra operai, amministrativi, chef, addetti alle camere, addetti prenotazioni e ricevimento oltre che segretari e front office manager.