Avvio d’anno positivo per il settore degli apparecchi professionali, rivolti al mondo horeca. Già nel 2021, il comparto ha registrato un forte rimbalzo dei fatturati e, nel primo trimestre 2022, ha messo a segno una crescita del 7% rispetto al primo quarter 2019, superando quindi i livelli pre-crisi. L’afflusso ordini è salito dell’8%, trainato soprattutto dai mercati extraeuropei (+10%) e, in misura minore, da Italia (+5%) e dal resto dell’Europa (+5,5%).
Le rilevazioni sono fornite da Efcem Italia, associazione dei produttori di attrezzature per ristorazione e ospitalità, che evidenzia le buone performance del settore nonostante le difficoltà legate all’aumento dei costi energetici e delle materie prime. L’incremento dei costi ha infatti interessato diverse commodity industriali, ad esempio l’acciaio inox e altre materie prime che entrano nei processi produttivi del settore e che hanno fatto un balzo dell’80% rispetto al 2019, mentre i componenti elettronici sono saliti del 30 per cento. Tuttavia, nel primo quarter dell’anno, le esportazioni degli elettrodomestici professionali italiani sono aumentate del 9%, registrando una crescita del 13,6% sul primo trimestre 2019. Gli incrementi maggiori sono evidenziati nel comparto cottura e riscaldamento (+21,3%), lavaggio stoviglie (+24,4%), lavaggio e trattamento tessuti (+20,1%).
L’associazione, precisa in una nota, dichiara però che è difficile delineare un chiaro scenario di outlook sull’anno dato il contesto fluido attuale, ma si sbilancia in questa previsione: “Dopo una probabile positività della domanda che potrebbe perdurare fino all’autunno, il quadro evidenzia per il commercio mondiale una significativa frenata del settore nel 2022, scendendo a una media di +3,4% l’anno (in confronto all’accelerata del 2021 che era state del +23%). In particolare, i mercati europei sono attesi mostrare una marcata debolezza e si presume che in quest’area l’anno chiuderà sugli stessi livelli del 2021. Meglio invece l’America (+7,9%), e moderatamente positiva l’Asia con +2,6 per cento”.
Per quanto riguarda l’orizzonte 2023-2026, il Fondo Monetario Internazionale prevede un ritmo di crescita del commercio mondiale del settore che sfiora il 5 per cento.