Due anni di restrizioni hanno creato un grande desiderio di viaggiare, tanto che il 95% delle persone progetta un viaggio nei prossimi sei mesi e il 29% conta di fare un viaggio più impegnativo, costoso, ‘di rivincita’ per così dire. Ma la pandemia ha anche lasciato gli strascichi di una certa anti-socialità e molti desiderano poter usare tecnologie self-service, senza necessità di contatto umano.
A rivelarlo è una nuova ricerca intitolata ‘Hospitality in 2025: Automated, Intelligent… and More Personal’ e condotta da Oracle Hospitality e Skift, secondo la quale quasi tre quarti (il 73%) dei viaggiatori vogliono usare lo smartphone per gestire l’esperienza in hotel, ad esempio per il check-in e il check-out, per pagare, ordinare cibo e altro ancora. Un desiderio che, nei prossimi anni, sarà accompagnato anche dalla volontà di personalizzare sempre di più il loro viaggio, per esempio, scegliendo esattamente la stanza dell’hotel (38%) e il piano su cui si trova (32%), pagando solo per le comodità che si desiderano e perfino (per il 68% del campione) visitando le strutture alberghiere nel metaverso prima di soggiornarvi.
Inoltre, se il 74% degli interpellati è risultato interessato all’uso dell’intelligenza artificiale da parte degli hotel per personalizzare meglio servizi e offerte, come il costo della stanza, suggerimenti per i pasti, sconti, quasi il 40% degli albergatori ritiene che adottare un modello di offerta ‘spacchettato’, ossia che separa i costi dei vari aspetti del soggiorno, rappresenti il futuro per quanto riguarda la gestione dei ricavi negli hotel.
“La pandemia ha rafforzato il ruolo della tecnologia nell’esperienza degli ospiti e del personale e il settore non tornerà mai sui propri passi” ha affermato Alex Alt, senior vice president e general manager di Oracle Hospitality. “Che si tratti di una catena alberghiera da due o da duemila strutture, bisogna tener presente che i viaggiatori vogliono l’esperienza self-service e molto digitalizzata che è diventata parte di altri aspetti delle loro vite, come nell’uso dei servizi bancari o nell’ordinare il cibo. Per rispondere a queste esigenze, soprattutto nell’attuale situazione che vede una riduzione dello staff disponibile, chi gestisce gli hotel ha bisogno di sistemi che permettano di adattarsi rapidamente, introdurre in modo immediato nuovi servizi per accontentare meglio e con più efficienza ogni tipo di ospite”.
La carenza di personale resta infatti un problema importante per il settore alberghiero, ma il 65% degli albergatori ha dichiarato che introdurre nuove tecnologie a disposizione del personale è la strategia adottata per gestire la carenza di staff e attrarre nuovi talenti e il 54% ha aggiunto che la priorità da qui al 2025 è adottare tecnologie che migliorino l’esperienza di front desk o eliminino la necessità del desk di accoglienza.