L’Arabia Saudita continua i suoi grandi investimenti nelle infrastrutture e nella logistica anche in ottica di sviluppo turistico. Proprio qualche giorno fa è stata annunciata la partenza del piano per la costruzione di un nuovo aeroporto a Riyadh – città capitale e primo polo finanziario del Paese – che sarà, una volta pronto, uno dei più grandi al mondo. Il progetto infatti prevede uno scalo dalla superficie complessiva di 57 chilometri quadrati, in grado di accogliere 120 milioni di passeggeri all’anno entro il 2030 e 185 milioni di passeggeri entro il 2050.
L’aeroporto sarà di proprietà del Public Investment Fund (Pif), il fondo sovrano del regno, presieduto dal principe ereditario. E proprio il 37enne futuro
monarca del regno, Mohammed bin Salman, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa ufficiale saudita (Spa), ha annunciato che l’aeroporto sarà intitolato a suo padre, l’oggi 86enne re Salman. Secondo il principe inoltre, il progetto dell’aeroporto è in linea con la visione dell’Arabia Saudita che vuole trasformare la stessa città di Riyadh in uno dei primi dieci centri economici del mondo e sostenere la crescita della sua popolazione fino a 15-20 milioni di
persone entro il 2030.
Se fino ad oggi l’Arabia Saudita è stata soprattutto una destinazione per i pellegrini religiosi diretti alla Mecca – la città sacra dell’Islam posta nella desertica parte occidentale del Paese -, per il futuro il regno sta cercando di promuoversi a una più ampia varietà di turisti. Ad esempio, proprio nel 2023, ben dodici nuovi hotel apriranno nell’ambito del progetto di sviluppo turistico della costa araba del Mar Rosso: oggi infatti l’aeroporto internazionale più trafficato dell’Arabia Saudita si trova proprio nella città costiera di Gedda. Questo nuovo scalo invece, che sarà costruito sopra l’attuale aeroporto internazionale King Khalid di Riyadh, sarà progettato dagli architetti Foster + Partners, che nelle prime presentazioni del progetto lo hanno definito non come aeroporto ma come ‘aerotropoli’. Così infatti sono definite quelle città del futuro nelle quali la parte residenziale è costruita in cerchio attorno a un aeroporto ed è con esso strettamente collegata. “Questo avveniristico luogo – ha spiegato Luke Fox, responsabile dello studio Foster + Partners – reimmaginerà il terminal tradizionale come un unico spazio di sosta delle persone, servito da più ingressi. In più comprenderà oltre 7 chilometri quadrati di negozi e spazi commerciali, oltre a un grande numero di strutture residenziali e ricreative”.
Entro il 2050 inoltre, è previsto nello stesso scalo anche il passaggio di 3,5 milioni di tonnellate di merci all’anno con l’obiettivo di aiutare la città di Riyadh a diventare un hub globale di creatività e innovazione. Come racconta infatti un rapporto pubblicato da Iaapa-International Association of Amusement Parks and Attractions (Associazione Internazionale dei Parchi e delle Attrazioni di Divertimento), il mercato dell’intrattenimento in Arabia Saudita dovrebbe raggiungere un giro di affari di 1,17 miliardi di dollari entro la fine del 2030. E proprio Riyadh ospiterà anche la prima edizione del Saudi Theme Parks & Entertainment Confex, a marzo 2023. Infine, secondo quanto previsto dal progetto di Foster + Partners, il nuovo scalo sarà pensato anche in ottica sostenibile, incorporando strutture green all’avanguardia nel suo design e venendo alimentato solamente da energie rinnovabili.