Dalla sua riapertura di aprile 2013 il Castello di Casole, hotel del gruppo Belmond situato nella campagna toscana, a Casole d’Elsa nei pressi di Siena, è gestito dal nuovo general manager Alessandro Baccarelli. Professionista di lungo corso nel settore dell’ospitalità di lusso, sia in Italia che a livello internazionale, dopo il debutto come assistant restaurant manager in hotel di lusso a Firenze, si è trasferito in Asia nel 2012, dove ha proseguito la sua carriera fino a ruoli direzionali. Prima nel settore f&b a Singapore e Hong Kong poi come resident manager a Koh Samui in Thailandia.
L’arrivo di Alessandro Baccarelli al cinque stelle lusso affacciato sulla natura della campagna senese non è però l’unica novità che caratterizza la stagione 2023 di Castello di Casole. Altrettanto importante per il gruppo è il progetto sostenibile veicolato attraverso la cucina dell’executive chef della struttura Belmond, Daniele Sera. Si chiama gli ‘Orti del Castello’ e rappresenta la realizzazione concreta del concept gastronomico ‘dall’orto alla tavola’ che vuole proporre agli ospiti un connubio tra natura, gastronomia e ospitalità dentro a un vero terreno produttivo. Con questa proposta infatti, Castello di Casole rafforza la vocazione agricola, in linea con la filosofia della sua offerta f&b improntata alla ricerca di qualità e sostenibilità. L’iniziativa è stata progettata inoltre per far immergere gli ospiti nella vita rurale toscana: possono passeggiare in autonomia nell’orto o prendere parte a visite guidate.
Gli ortaggi, la vasta selezione di erbe aromatiche, i frutti e i fiori eduli, coltivati all’interno della struttura, vengono usati da Daniele Sera – executive chef al Castello di Casole dal 2011 – per realizzare una cucina stagionale e biologica. Non solo: anche un nuovo corso di cucina sostenibile si aggiunge ai consolidati corsi per imparare a fare la pasta e la pizza, per sensibilizzare gli ospiti, italiani e non, sull’importanza di includere prodotti di stagione nella loro alimentazione e di riutilizzare il cibo riducendo al minimo i rifiuti, secondo la più autentica tradizione toscana.