Crescono espositori e buyer internazionali: la fiera milanese mostra il suo appeal ed evidenzia un’ulteriore crescita dei flussi turistici per quest’anno. La Penisola guarda a un turismo più destagionalizzato.
Andata in scena all’Allianz MiCo di Milano, l’edizione 2023 della Bit, la storica Borsa internazionale del turismo, ha avuto numeri interessanti, innanzitutto grazie a un’affluenza che si è attestata sui livelli pre-pandemia e quindi in crescita rispetto al 2022. In fiera poi erano presenti più di mille espositori, provenienti da 45 destinazioni, oltre a 500 buyer internazionali, in rappresentanza di 55 Paesi, che hanno potuto toccare con mano l’offerta turistica tricolore. D’altronde secondo uno studio Enit presentato subito dopo l’inaugurazione della 43esima Bit, il livello di stima che i visitatori globali hanno per l’Italia non conosce flessioni. Almeno il 20% dei turisti internazionali che sono stati in Italia negli ultimi 5 anni afferma di esserci stati almeno tre volte. Lo stile italiano è l’aspetto rimasto più impresso (43,4% dei turisti), seguito dalle bellezze naturali (38,9%) e dal patrimonio culturale (32,8%). Inoltre, il 37,7% degli intervistati afferma di avere intenzione di venire in Italia anche nel 2023. “Si registrerebbe così un aumento dell’8% rispetto al dato dell’ultimo quinquennio. In base alle previsioni, la platea dei turisti dovrebbe essere composta per il 14,6% da spagnoli, per il 12,7% da statunitensi e per il 12,3% e 12,2% da svizzeri e austriaci. Il picco di turisti dovrebbe coincidere con la stagione estiva, che ospiterà circa la metà del flusso complessivo”, ha spiegato Ivana Jelinic, CEO di Enit.
La ricerca mostra un quadro di generale ripresa del settore in Italia che già nel 2022 ha prodotto un impatto economico stimato complessivamente in 77 miliardi di euro, grazie alle spese sostenute da oltre 770 milioni di turisti, tra pernotti in strutture ricettive e alloggi in abitazioni private. Rispetto al 2021, la crescita è stata del +16,7% per le presenze e del +17,4% per la spesa.
“Lo scenario resta positivo – ha confermato Franco Gattinoni, presidente Fto, durante il panel ‘Made in Italy, grandi eventi e territorio’ -. Tanto che già i dati di gennaio sono ottimi. Ma abbiamo appena ricominciato, dopo due anni di inattività e un anno di prima ripartenza. Ora bisogna dare continuità al turismo italiano. Ma proprio per programmare il futuro del settore abbiamo bisogno di certezze: dobbiamo sapere ad esempio quali voli ci saranno tra 10 mesi o un anno”. Una ripresa del mercato turistico che è reale e costante dal secondo semestre del 2022 anche per quanto riguarda il comparto alberghiero. “Dalle richieste che abbiamo già in pancia sia per il periodo primaverile aprile-maggio sia per la summer – ha detto Antonio Marino, presidente di Federalberghi Trapani – il trend sembra restare molto positivo. Parlando della Sicilia in particolare, al momento l’interesse è forte per destinazioni mature come le isole e proviene principalmente dal mercato nazionale, mentre l’estero è interessato più alla bassa stagione. L’obiettivo realistico è di confermare e superare i risultati dello scorso anno, aumentando la destagionalizzazione per aiutare gli investimenti di tanti albergatori”.
Al top per 12 mesi
Anche nel resto d’Italia, il sentiment verso i numeri previsti per la stagione 2023 è positivo. Tanto che anche in fiera gli investimenti per raccontarsi al meglio sono stati ingenti. “Nel 2022 abbiamo registrato un risultato eccezionale per quanto riguarda le presenze turistiche – ha spiegato Gianfranco Lopane, assessore al turismo della Puglia -, raggiungendo addirittura il 52% di visitatori stranieri, un dato paragonabile a quello delle città d’arte. Ecco perché da questo primo appuntamento dell’anno aspettiamo altri riscontri secondo questo trend”. Dal sudest al nordovest la prospettiva resta interessante. “Nell’ultimo anno il numero di turisti stranieri è aumentato fino a 2,1 milioni – ha infatti aggiunto l’assessore al Turismo della Liguria, Augusto Sartori – con una crescita dell’80% di arrivi e oltre il 73% di presenze rispetto al 2021, superando anche il dato pur eccezionale del 2019. Numeri importanti, ma in eventi come questo lavoriamo anche allo scopo di incentivare la destagionalizzazione per arrivare a un turismo di dodici mesi su dodici”. Proprio per convogliare questo flusso di turismo in modo costante verso tutto l’arco dell’anno in Bit sono state presentate numerose e diversissime proposte di vacanza, sia sotto il segno dell’innovazione che sotto quello dell’esperienzialità. “Incontrare i desiderata dei nuovi cluster di viaggiatori – ha spiegato Damiano De Crescenzo, Direttore Generale di Planetaria Hotels – è quello che deve fare oggi chi lavora nell’accoglienza. Proprio per questo motivo abbiamo in occasione della fiera comunicato l’ingresso della nostra struttura a 5 stelle Villa Appiani di Trezzo sull’Adda nel circuito dei Luxury Bike Hotels, creato da Ludovica Casellati. Il turismo in bicicletta è una delle nuove frontiere dell’ospitalità luxury tailor made e vogliamo anticipare il mercato per essere come sempre innovativi”.