Brand inaugurato nel 2022 con la mission di acquisire e rigenerare strutture alberghiere decentrate italiane, poco valorizzate ma di grandi potenzialità, Belstay Hotels ha presentato il primo consuntivo delle attività. “Controllata al 100% da Blantyre Capital Limited, società d’investimento con sede a Londra – spiega Roberto Di Tullio, amministratore delegato Belstay Hotels -, la catena alberghiera è partita con le prime quattro strutture (Milano Assago, Milano Linate, Venezia Mestre e Roma Aurelia) che ha trasformato in soluzioni attrattive per i segmenti corporate e leisure in location suburbane, ma strategiche e non scontate. Al momento la sfida è premiata dal mercato, con oltre 97mila camere vendute nel periodo aprile-dicembre 2022 per un’occupazione media del 65 per cento. Parametrando l’anno completo, aprile 2022-aprile 2023, le camere salgono a 150mila e gli ospiti a 260mila. Siamo soddisfatti anche perché i quattro hotel, inaugurati appena terminate le restrizioni post pandemia, sono già a +7% di revenue e +15% di Adr, rispetto alla precedente gestione”.
Al raggiungimento di questi numeri ha dato una grande mano la vocazione Mice dei Belstay Hotels: tutti hanno nell’organizzazione eventi un punto di forza, grazie a spazi completamente trasformabili e modulabili. “Aver scardinato la mentalità dell’organizzazione statica – aggiunge l’AD – attraverso pluralità e versatilità delle aree congressuali ha avvicinato le aziende. Gli eventi non vengono allestiti solo nelle sale meeting, che ad Assago sono 17, a Mestre 9, a Roma 7 e a Linate 4, con superfici da 20 a 380 metri quadri, ma anche nelle aree comuni. Tutte contraddistinte da un design italiano fresco e moderno, grazie al lavoro dello studio Caberlon-Caroppi che ha progettato l’interior design per tutte e quattro le strutture. L’elemento convivialità è tornato infatti prepotentemente alla ribalta dopo la pandemia: le persone partecipano volentieri agli eventi con la gioia di ritrovarsi e di lavorare aggiungendo tocchi di leggerezza”.
Belstay Hotels ha poi aggiunto un altro plus alla sua forte vocazione Mice, quello legato alla ristorazione. “Rispetto al 2022 – conclude Di Tullio – i primi mesi dell’anno in corso stanno premiando ulteriormente il reparto f&b: l’anno scorso aveva inciso sui ricavi al 35% e per il 2023 si attesta già ad oltre il 40%. Il nostro lavoro in quest’ambito è stato molto puntuale e oggi l’intera ristorazione rientra nel concept ‘Seguimi’ che si fonda sul valorizzare ogni momento di pausa dal lavoro, sia esso un coffee break, un pranzo servito, un aperitivo o una cena di gala, trasformandolo in un momento di svago e di networking. Anche da un punto di vista commerciale stiamo dando una grande spinta più sulla parte f&b che sul pricing delle camere: le modalità del mercato attuale infatti prevedono maggiormente eventi senza pernottamento e per il quale anche i committenti mettono molto più budget sulla parte ristorazione”.