Gruppo So.Ges, solida realtà che si occupa da oltre vent’anni di strategia e sviluppo per l’ospitalità italiana d’alta gamma, elabora una ricetta su misura per ogni hotel.
Oggi che il turismo è una colonna portante dell’economia italiana – tanto che rappresenta il 14% del Pil a fronte di un milione e mezzo di occupati (dati Istat 2022) – anche il mondo dell’ospitalità è destinato a crescere di pari passo. Secondo un trend che è già attivo: spesso però il comparto alberghiero italiano pecca di organizzazione e capacità imprenditoriale, non riuscendo a rendere, economicamente, tanto quanto potrebbe valere, visti i costi sempre più alti per rimanere aggiornati con le nuove tecnologie di revenue. Azienda dall’esperienza ultra ventennale e specializzata nel settore della gestione indipendente per l’hotellerie di alto livello, So.Ges segue dal 2014 l’organizzazione di 8 alberghi e resort – per un totale di oltre 300 camere e appartamenti – mentre nel 2018 ha creato il brand Place of Charme. Quest’ultimo raccoglie e rappresenta 7 strutture tra quelle gestite e si presenta come la soluzione perfetta per chi vuole portare la sua azienda di accoglienza nel futuro. Gruppo So.Ges infatti propone al settore un modello di business pensato per rendere più efficienti e redditizie le strutture di cui si occupa.
“Perché scegliere in questo momento storico – spiega Andrea Galardi, CEO e founder di Gruppo So.Ges – di affidarsi a un modello di gestione come il nostro? Per prima cosa perché è la soluzione giusta per competere allo stesso livello con aziende molto più grandi e soprattutto molto più strutturate internamente a livello di risorse umane e competenze specifiche. Una volta tutte le scelte strategiche e di revenue di un albergo ricadevano sulla figura del direttore, ma oggi, in un mercato sempre più complesso, questo non è più possibile. Esiste ora una lunga serie di skill che deve essere integrata per restare al passo con i competitor. Basta pensare, per fare un esempio, alla figura del revenue manager, che fino a pochi anni fa non esisteva e che invece oggi non solo è fondamentale ma richiede anche una formazione ad hoc per portare un vero valore aggiunto. Ecco allora che in concreto il nostro business model prevede la presenza in hotel di un resident manager che si occupa del lavoro sul campo mentre alle spalle è sostenuto da un’ampia struttura di back office che fornisce una centralizzazione delle altre aree oggi utili: oltre a revenue management anche acquisti, comunicazione, risorse umane, social media management, maintenance, f&b manager, it manager con focus particolare sull’applicazione dell’Ai all’hotellerie”.
Spesso però si pensa che per un albergo dalle caratteristiche e dalla location peculiare, come sono moltissimi tra quelli di alta gamma che punteggiano il territorio italiano, non sia utile e soprattutto adeguato usare un business model in gestione. “È risaputo come il contesto dell’ospitalità italiano comprenda una minima presenza di catene alberghiere e quasi tutte di tipo internazionale. E di contro come l’essere italiani a casa nostra fornisca quella parte di esperienza di accoglienza che si pensa porti vantaggio competitivo rispetto a queste poche multinazionali. Proprio per questo invece, non snaturare una peculiarità di ospitalità verace, ma abbinarla a un processo di industrializzazione della gestione di processi e strategie, diventa doppiamente una scelta vincente. So.Ges fornisce ai ‘suoi’ alberghi un lavoro di team avendo ben presente, grazie alla ultra ventennale esperienza ‘sul campo’, che questa razionalizzazione della struttura e dei costi non deve certo andare a scapito della unicità di ogni prodotto hospitality. L’italianità è il punto forte sul mercato oggi quindi la nostra capacità è di dare una parte di struttura centralizzata, sempre ‘up to date’ per strategie e procedure, lasciando però intatta quella ricetta unica di esperienza di accoglienza che è propria di ogni singolo hotel. Anzi, per noi è fondamentale che ognuna delle strutture sia unica e possa esprimere al meglio le sue particolarità. Senza contare che essendo anche noi italiani, abbiamo il vantaggio rispetto a una società che propone un servizio di consulenza internazionale di conoscere la nostra formula ‘indigena’ di accoglienza e di essere in grado di restare unici e legati al territorio e al personale. Che è anch’esso locale e che deve essere fatto sentire parte di un gruppo”.
Va messo allora un accento forte su questa questione delle risorse umane che oggi è centrale, ma lo deve essere solo in positivo, nel flusso di lavoro di ogni struttura italiana. “Noi puntiamo molto sulla gestione del personale – spiega Galardi a proposito del team hr – che è la prima faccia dell’hotel, tanto è vero che più un’offerta di accoglienza è alta più il personale va formato bene. Tutto il management direttivo So.Ges arriva da un lungo ruolo operativo e quindi noi per primi sappiamo quanto questo sia un lavoro che ripaga ma richiede sacrifici. Ecco perché portiamo avanti una gestione hr per gli hotel affiliati che è sempre sensibile alle problematiche di ognuno. Ci impegniamo quotidianamente per garantire un ambiente di lavoro che sia focalizzato sulle nostre persone, che oggi sono circa 200, e sulle loro necessità. Le politiche che attuiamo sono la riprova: turni con 2 giorni liberi a settimana, banca ore, formazione, contrattualistica corretta e rapporti basati su stima e fiducia. Siamo convinti che l’elevato standard dei servizi che offriamo agli ospiti sia il riflesso naturale del contesto equilibrato, giusto e dedito all’ascolto che abbiamo creato in So.Ges dalla sua fondazione. Il punto focale è di avere il nostro team felice di lavorare non solo perché è gratificato economicamente, ma perché riesce a conciliare lavoro e vita privata: un cliente contento è riflesso di un lavoratore contento”.