Il modello di ospitalità ibrida The Social Hub punta sull’Italia per il suo progetto di espansione. Entro il 2025 sono previste tre nuove aperture nel Belpaese, che vanno ad aggiungersi alle due già esistenti a Firenze Lavagnini e Bologna. Si tratta di due strutture a Roma e Firenze (Belfiore) a fine 2024 e una a Torino l’anno successivo, diventando così il secondo Paese più importante per la società. Complessivamente l’azienda ha investito in Italia 500 milioni di euro.
The Social Hub ha cambiato nome lo scorso anno – era The Student Hotel – in seguito all’adozione di un nuovo business model non più focalizzato solo sugli studenti, come indicava la denominazione delle strutture, quanto più in un modello ibrido con alloggi, bar, ristoranti, palestre, negozi, spazi per riunioni ed eventi e spazi di co-working di alto profilo, riservato anche a viaggiatori e persone del posto per soggiornare, studiare, lavorare e divertirsi.
ll suo fondatore, Charlie MacGregor ha deciso così di accogliere nei suoi spazi migliaia di persone con esigenze diverse: da soggiorni di una notte fino a un anno intero. Tutte le strutture sono di proprietà di The Social Hub e gli spazi sono sviluppati per restituire un’esperienza di servizio personalizzata, che sia per alloggiare, lavorare, studiare o visitare una mostra. A 11 anni dall’apertura del primo student hotel, oggi The Social Hub conta 16 strutture con l’obiettivo di ottenerne 23 entro il 2026.
L’ultima valutazione della società, compresa di asset ancora in fase di sviluppo, si attesta sui 2,1 miliardi di euro.
Alle spalle di The Social Hub vi sono da una parte il fondo pensione olandese Apg che a giugno 2022 ha aumentato la propria partecipazione nel gruppo insieme al fondatore di Tsh Charlie MacGregor, dall’altra è entrato il fondo sovrano di Singapore Gic.