Fti Touristik, tour operator del tedesco Fti Touristik Group che con 11mila dipendenti era il terzo player del comparto in Europa, ieri 3 giugno 2024 ha presentato istanza di fallimento presso il tribunale di Monaco di Baviera. Una notizia inaspettata, nonostante le problematiche dell’azienda fossero note da tempo, che colpisce tutti i turisti che hanno viaggi prenotati con lo stesso tour operator oltre che con i suoi marchi Fti in Germania, Austria e Olanda, 5vorFlug in Germania e con le compagnie di auto a noleggio DriveFti e Cars and Campers.
Secondo quando riportato da Il Sole 24 Ore, non hanno avuto successo nel corso del passato weekend le richieste di nuovi aiuti avanzate dal gruppo a Berlino presso il Ministero delle Finanze e il Ministero dell’Economia. Per aiutare Fti a superare la crisi della pandemia, lo stesso governo federale della Germania aveva aiutato l’azienda, per anni a corto di liquidità, con un’iniezione da 595 milioni di euro. Oltre a ciò, lo scorso mese di aprile, Fti Touristik Group aveva siglato un accordo per un’iniezione da 125 milioni di euro, con un consorzio di investitori guidato dal fondo americano Certares. Investimento che evidentemente non è bastato.
Nonostante fosse il terzo più grande tour operator in Europa – attivo in sei Paesi del continente coi suoi brand e in grado di offrire vacanze in 120 destinazioni turistiche in tutto il mondo -, avendo generato un fatturato di oltre 4 miliardi di euro nell’esercizio 2022-2023, Fti sarebbe stato portato a dichiarare insolvenza a causa di una grave carenza di liquidità e avrebbe un buco in bilancio di decine di milioni. Il proprietario di maggioranza, la famiglia miliardaria egiziana Sawiris che era entrata in Fti nel 2014 e ne aveva assunto la maggioranza nel 2020, non avrebbe più infatti sanato le perdite.
Nei prossimi giorni, in collaborazione con l’amministrazione straordinaria che sarà nominata dal governo tedesco, verrà sviluppato un piano per tutelare i viaggiatori colpiti secondo le leggi della Germania: dovrebbe intervenire la Cassa Tedesca per l’Assicurazione Viaggi, ente lanciato nel 2021, due anni dopo il fallimento dell’altro grande gruppo turistico Thomas Cook. Al momento non è ancora possibile sapere quali contraccolpi il fallimento avrà in Italia, sicuramente uno dei principali mercati di destinazione dei turisti di lingua tedesca: appare però probabile ci possano essere diversi alberghi e realtà incoming coinvolte.