Un progetto di investimento nei settori pubblico e privato dal valore di 13 miliardi di euro. Si tratta di Next Generation Rome, così è stato definito il piano di rilancio della Capitale da attuare con i fondi del Pnrr. Ne ha parlato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri durante la scorsa edizione di Ithic organizzata da Teamwork Hospitality. “L’idea è quella di migliorare le infrastrutture – ha spiegato – e rendere la Capitale più fruibile e sostenibile. L’obiettivo è creare una smart city con infrastrutture digitali, 5G, sensori distribuiti nella città e strumenti di intelligenza artificiale per informazioni turistiche personalizzate. Vogliamo che Roma diventi attrattiva non solo per il Colosseo e la Fontana di Trevi, ma che diventi una città dinamica, ricca di eventi culturali e sportivi, di concerti ed entertainment”.
Il sindaco ha continuato dicendo che il 2024 chiuderà con 50 milioni di presenze a Roma e che il numero di hotel luxury nella Città Eterna è cresciuto del 30% dal 2018 al 2023. “E avremo ancora un aumento del 30% di 5 stelle nel prossimo quinquennio. Questo riflette la fiducia che nutrono gli investitori sulla città. Roma infatti si trova al secondo posto, dopo Londra, per numero di hotel di lusso”.
Gualtieri ha specificato che la città aprirà 11 alberghi 5 stelle tra la fine di quest’anno e l’anno prossimo, il che significa 1.500 stanze in più.
Sempre durante l’Ithic, il presedente di Federalberghi Lazio, Walter Pecoraro, ha aggiunto che Roma ha avuto ad agosto 14 milioni di arrivi, quindi entro fine 2024 se ne stimano circa 18 milioni. “Ci stiamo avvicinando alle grandi città europee – ha aggiunto – e nel giro di tre anni arriveremo a pareggiare il numero di strutture lusso di Londra e Parigi”. Gianluca Caramanna, consigliere del ministro del Turismo per le relazioni istituzionali, ha invece fatto notare che sta salendo la permanenza media dei turisti in Italia, e quindi, anche a parità di numero di viaggiatori, continuano a crescere le presenze. La permanenza media dei turisti, che a Roma è sempre stata di 2,3 giorni, l’anno scorso ha raggiunto i 4,1 giorni.
Infine Alessandro Onorato, assessore ai Grandi eventi, Sport, Turismo e Moda del Comune di Roma, ha sottolineato che la Capitale sta vivendo un momento di grande splendore e la visione della città è cambiata: “Roma viene da una delle scelte più sbagliate della storia moderna, il ‘no’ alle Olimpiadi. Dopo questa grande ‘figuraccia’, condita anche dalla problematica dei rifiuti per la strada, nessuno poteva immaginare che arrivassimo lo scorso anno a sfiorare 50 milioni di presenze. È ormai chiaro che Roma non vive di dipendenti pubblici, ma di servizi per il turismo ed eventi. Un tempo si pensava infatti che i grandi eventi non si potessero fare nella Città Eterna, così come non ci potesse essere un’offerta di lusso, invece la realtà dimostra il contrario. E se i grandi gruppi alberghieri aprono nella Capitale è perché ci sono le condizioni per farlo e i valori immobiliari sono più bassi, in proporzione ai flussi, rispetto ad altre città”.