Il turista post-Covid sarà new local? Arriva il portale per aiutarlo a gestire vacanze di prossimità: è nata a Milano la prima online travel agency italiana degli affitti brevi. Si chiama Italianway, e aggrega un network di oltre 100 aziende tricolori per proporre case in affitto e vacanze di prossimità per tutti i tipi di budget.
La start up, fondata da Davide Scarantino e guidata dall’AD Marco Celani, propone solo case sicure e certificate, gestite in modo professionale, con controllo sugli adempimenti fiscali e normativi, con tanto di verifica sui requisiti di igiene e di sanificazione.
Attualmente, sono online oltre 1.000 case, con tariffe da 49 euro a 1.600 euro a notte, con 130 destinazioni prenotabili da nord a sud dello Stivale, stra mare, montagna, isole e città d’arte. Si tratta di chalet di montagna, trulli, dammusi e ville singole con piscina, residenze d’epoca, appartamenti con giardini o grandi terrazzi nel cuore dei centri storici di città d’arte italiane ma anche dei borghi meno conosciuti.
“Secondo l’Istat- spiegano Scarantino e Celani – le case degli italiani inutilizzate sono circa 7 milioni, di cui mezzo milione quelle riconvertite ai cosiddetti affitti brevi, soluzione che andrà per la maggiore in questa strana estate. Noi lavoriamo da anni alla creazione di questo portale, che abbiamo deciso di varare in questa fase per dare il nostro contributo alla ripartenza del turismo italiano. Il progetto è basato su un modello di sviluppo vincente che coniuga l’opportunità di far crescere i gestori di affitti brevi in tutto il territorio nazionale, limitando i loro investimenti in software e personale, con la necessità dei proprietari di seconde case di metterle a reddito in maniera legale e trasparente, tracciando tutti i flussi di denaro e rispettando tutte le normative vigenti”.
Nello scorso mese di giugno, Italianway ha raccolto il 242% di prenotazioni in più rispetto a maggio, prevalentemente verso mete di montagna e mare. Le città d’arte “soffrono” ancora. Il portale evidenzia anche un iniziale interesse proveniente dall’estero, grazie alle visualizzazioni in lingua inglese. Il ritorno degli stranieri parte con i francesi, i tedeschi e gli svizzeri.