Il turismo non sarà più lo stesso. Un settore già a terra, tra i più drasticamente colpiti quest’anno, dovrà reinventarsi secondo logiche e segmenti di business differenti una volta superata la pandemia. Una riflessione che sorge spontanea dopo le dichiarazioni di Bill Gates, il multimiliardario fondatore di Microsoft, che ha espresso le sue previsioni durante la conferenza DealBook organizzata dal New York Times: “Nel mondo post-coronavirus, scomparirà il 50% dei viaggi business e i giorni di presenza in ufficio si ridurranno anch’essi del 30%, sostituiti dallo smartworking”.
Lo stesso Gates ha annunciato in altre occasioni, come riporta Interesting Engineering, di avere viaggiato meno per affari dall’inizio dell’epidemia, e nel mese di ottobre ha detto che i suoi dipendenti potrebbero lavorare da casa in modo permanente, con la possibilità di recarsi in ufficio alcuni giorni la settimana.
Insomma, meno trasferte lavorative, meno persone in ufficio, ridimensionamento del traffico e degli spostamenti. Ne godrà sicuramente l’ambiente, ma le attività legate all’hospitality dovranno fare uno sforzo per creare nuovi modelli di business.