Ipo stellare per l’azienda di affitti brevi Airbnb, che si è quotata alla Borsa di New York lo scorso giovedì 10 dicembre. Il valore delle sue azioni nella prima giornata di contrattazioni è più che raddoppiato, come riporta Private Capital Today, assegnando all’azienda una capitalizzazione di circa 100 miliardi di dollari.
Nel collocamento iniziale, i titoli erano stati offerti al pubblico a 68 dollari e invece hanno chiuso la giornata in borsa a 145 dollari. Già il prezzo al momento dell’Ipo era stato rivisto al rialzo rispetto a un range precedentemente deciso di 56-60 dollari.
Wall Street Journal fa notare che numeri così alti attribuiscono ad Airbnb un valore che supera la somma delle tre maggiori catene alberghiere americane: Marriott più Hilton più Hyatt.
L’ingresso sul Nasdaq in un momento come questo, in piena pandemia, è stato premiato dal mercato, nonostante Airbnb abbia vissuto un anno difficile in seguito alle restrizioni dei viaggi. La società americana infatti ha chiuso il secondo trimestre 2020 con un fatturato a -72%, con perdite quasi raddoppiate, a cui sono seguiti tagli di costi e il licenziamento di un quarto dell’organico. In seguito a questa drastica ‘sforbiciata’, e con la ripresa dei viaggi in estate, nel terzo trimestre la società di home sharing è tornata all’utile con 220 milioni di dollari e ha frenato la discesa del fatturato.