Nuova bozza per il Recovery Plan, gonfiato di 20 miliardi con i fondi strutturali europei e quindi ora a quota 222,03 miliardi di euro, con buone notizie per il travel: salgono infatti a 8 miliardi i fondi destinati a turismo e cultura rispetto ai precedenti 3,1 miliardi, assegnazione che aveva suscitato l’allarme delle associazioni di settore.
La notizia è riportata da Astoi Confindustria Viaggi, che rappresenta il mercato del tour operating italiano. Attualmente, il documento di Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) è stato inviato ai partiti di maggioranza, sarà analizzato nel prossimo Consiglio dei ministri e costituirà la base di discussione per il confronto con il Parlamento.
Sul sito di Astoi è stata pubblicata la dichiarazione della presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli: “La decisione di portare a 8 miliardi i fondi destinati a turismo e cultura nel Recovery Plan, anche se ancora non proporzionata alla grave crisi che sta vivendo il comparto è una notizia che ci fa finalmente tirare un sospiro di sollievo. Ringraziamo il presidente Mattarella e diamo merito al ministro Franceschini e al governo per aver capito la gravità della situazione, ascoltato le richieste di tutte le imprese del turismo e dimostrato sensibilità per un settore fondamentale per l’economia che non può rimanere fuori dalle priorità dell’Italia. Ora occorre, però, non perdere tempo e rivolgere una particolare attenzione ai progetti specifici velocizzando il processo”.
Recentemente, Federturismo aveva pubblicato una lettera su La Repubblica indirizzata proprio al presidente Sergio Mattarella, ribadendo l’inadeguatezza del Recovery Plan per quanto concerne il settore turistico, firmata anche da Aicc, Aidit, Anav, Anef Assitai, Assobalneari, Assointrattenimento, Confindustria Alberghi, Assomarinas,Astoi, Atri Italia, Csain, Confindustria Nautica, Federcatering, Federcongressi&eventi, Federterme, Global Blue.