La notizia è giunta inaspettata, come afferma una nota di Marriott International che esprime profonda tristezza per il decesso improvviso di Arne M. Sorenson, presidente e CEO del colosso americano alberghiero, che è mancato lunedì 15 febbraio. Già lo scorso 2 febbraio, il manager aveva ridotto i suoi impegni in schedule in seguito a una malattia diagnosticata l’anno precedente.
Sorenson è stato il terzo CEO nella storia di Marriott, nominato nel 2012, e il primo a non portare il cognome del celebre gruppo dell’hotellerie. Un manager visionario, come afferma lo stesso gruppo, che ha saputo portare la compagnia in una forte traiettoria di crescita, inclusa l’acquisizione di Starwood Hotels & Resorts per 13 miliardi di dollari.
“Un manager eccezionale, ma prima ancora un uomo eccezionale – ha sottolineato J.W. Marriott, Jr., executive chairman e chairman of the board – parlando della sua capacità umana e professionale di anticipare il futuro dell’ospitalità. E’ stato un visionario”.
Tra circa due settimane verrà nominato il nuovo CEO, nel frattempo il ruolo di Sorenson è stato preso da due executive, Stephanie Linnartz, group president, Consumer operations, technology and emerging businesses, e Tony Capuano, group president, Global development, design and operations services, già nominati all’inizio di febbraio quando Sorenson ha ridotto la sua operatività.