Stop alle trattative per la cessione da parte di Invitalia di alcuni asset di Italia Turismo al Gruppo Human Company. Lo comunica la stessa Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, sottolineando che le negoziazioni erano iniziate nei primi mesi del 2020 e, alla fine, non sono risultate di interesse per Invitalia le proposte ricevute dal potenziale acquirente.
La società guidata dall’amministratore delegato Domenico Arcuri intende comunque attuare il proprio piano di razionalizzazione e dismissione degli asset immobiliari di Italia Turismo ricercando altre soluzioni di mercato.
L’oggetto della trattativa riguarda i beni di Italia Turismo, società di Invitalia che si occupa di investimenti strategici in campo turistico-ricettivo, con proprietà immobiliari in Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Si tratta di 8 villaggi turistici per un totale di 2.600 camere e 6.900 posti letto, la cui gestione avviene attraverso la formula dell’affitto di ramo d’azienda con importanti catene alberghiere nazionali.
L’accordo firmato con Human Company nel 2019, riporta L’Economia del Corriere della Sera, ipotizzava la costituzione di una newco che avrebbe fatto capo ad Italia Turismo ed il conferimento nella stessa degli asset indicati , nonché la cessione a Human Company dell’intera partecipazione nella newco. Il prezzo complessivo della cessione era stato valutato in 137,5 milioni di euro. Questo, appunto, prima della pandemia. L’approvazione del cda era l’ultima condizione per la definizione della vendita, e infatti l’accordo è saltato in questi giorni.