Forse nel momento più critico mai affrontato dal comparto dell’ospitalità e del turismo, Pambianco ha deciso di estendere la propria presenza editoriale in un altro dei settori chiave del made in Italy aggiungendo il progetto dedicato all’hotellerie.
La formula è quella già adottata con successo nel fashion, nel beauty, nel design e nel wine & food. Come le precedenti iniziative editoriali, anche Pambianco Hotellerie si sviluppa in digitale, con un sito e una newsletter dedicati, e sul piano cartaceo, con un magazine a cadenza bimestrale inviato ad imprenditori, manager, direttori e opinion leader del settore. Soprattutto, anche questo progetto adotterà il modello giornalistico che già è diventato un benchmark negli altri settori: abbinare l’analisi alle ricerche quantitative, ovvero alle statistiche e ai ranking sui dati economici delle imprese, dei distretti, dell’industria nazionale. Perché, tuttavia, presentarsi al mercato nel momento più delicato?
La risposta è duplice. Innanzi tutto, perché il settore dell’ospitalità italiano evidenzia la necessità di un cambio di passo nel conoscere se stesso. Lo si evince in modo quasi paradossale dalle stime sul 2020 di due associazioni di riferimento, Federalberghi e Confindustria Alberghi. La prima parla di un arretramento del fatturato pari al 55%; la seconda indica una riduzione addirittura dell’80 per cento. Certo, alla base delle elaborazioni ci sono indicatori e parametri differenti (e forse anche perimetri diversi), ma la distanza dei risultati è tale da dimostrare come la realtà dell’hotellerie nazionale, proprio per la sua natura composita ed eterogenea, richieda una capacità di studio e auto-analisi maggiore e a questo noi vorremmo dare il nostro contributo.
La stessa eterogeneità è alla base della seconda risposta. Il mondo degli alberghi è stato chiamato a una prova durissima nel 2020 e in questi primi mesi del 2021. Noi siamo convinti che da questa crisi il settore possa riemergere in maniera più dinamica e soprattutto avvicinandosi gradualmente a modelli gestionali e di business più moderni e internazionali.
Insomma, se forse è ancora presto per parlare di nuova crescita settoriale, in quanto su questo aspetto agiscono fattori esogeni non controllabili, riteniamo però che ci siano prospettive importanti di evoluzione strutturale. Un cambiamento che renderà l’hotellerie ancora di più uno degli assi portanti dell’economia nazionale. Un cambiamento che va supportato, raccontandolo.