La pandemia non frena gli investimenti nel settore dell’accoglienza meneghina. Le aperture proseguono tra proposte di lusso e business. Nel giro di tre anni si tornerà ai tassi di crescita del 2019.
di Davide Deponti
Un futuro roseo, nonostante tutto. Secondo il report ‘L’hospitality del futuro: tendenze e opportunità del settore alberghiero in Italia’, realizzato dall’Ufficio Studi Gabetti con Federalberghi, le previsioni degli esperti dicono che nei prossimi 2/4 anni assisteremo a una crescita progressiva delle presenze in hotel, con un ritorno ai numeri del 2019. Se la variabile tempo è legata alla diffusione dei vaccini, dal 2024 i flussi turistici riprenderanno la loro naturale evoluzione. Anche in una destinazione come Milano che, negli ultimi anni, è stata il ‘faro’ dello sviluppo alberghiero nazionale. Tante, da qui al 2023, le nuove aperture sotto la Madonnina, grazie agli investimenti portati avanti in particolare da grandi catene internazionali.
IN OSMOSI CON LA CITTÀ
L’opening più vicino, a fine aprile, è quello del Milano Verticale Una Esperienze, 4 stelle nel distretto di Porta Nuova. “È un albergo a forte vocazione business – spiega il direttore generale Gruppo Una, Fabrizio Gaggio – con un’ampia terrazza al 4° piano per eventi moda, design e lifestyle, mentre la Piazzetta della Magnolia antistante l’hotel potrà accogliere mostre e installazioni”. A disposizione 173 camere, il giardino di mille metri quadrati e un’offerta gastronomica d’alto livello gestita dallo chef pluristellato Enrico Bartolini e declinata dallo chef Franco Aliberti. Da aprile andiamo a giugno, quando è prevista l’apertura del The Radisson Collection Hotel Palazzo Touring Club Milan, 5 stelle lusso che sorge in Corso Italia 10, in quel Palazzo Bertarelli che è stato la sede storica del Touring Club Italiano. Sarà un hotel di punta del brand ma senza snaturare le caratteristiche dell’edificio. “Abbiamo mantenuto il tono sobrio e la storicità del luogo – osserva l’architetto Marco Piva, al cui studio è stata affidata la realizzazione degli interni – e il progetto vuole un’osmosi col tessuto cittadino, un’apertura alla linfa vitale di Milano per dare un valore aggiunto agli ospiti. Così abbiamo recuperato la libreria storica del Touring, aperta a turisti e cittadini”. L’hotel avrà 93 stanze, un ristorante, un garden bar e sale meeting. A Milano, Radisson non si ferma e ha già in cantiere un altro hotel. Pronto per fine 2023, sorgerà nell’area dell’ex Allianz di via Santa Sofia, in pieno centro: avrà 160 camere e mille metri quadrati dedicati alla ristorazione. Pronto già a fine 2021 invece il 13esimo albergo milanese di NH Hotels: situato nel distretto di City Life e appartenente al brand upper upscale NH Collection, avrà 185 camere, centro congressi e una piscina all’ultimo piano con vista sullo skyline della città. Nel progetto dello studio Quattroassociati Architetti è prevista la valorizzazione dell’ex chiesa Cristo Re – costruita nel 1926 e sconsacrata da anni – i cui spazi saranno integrati all’hotel. In particolare l’arco sormontato da un timpano che accoglieva i fedeli diventerà l’ingresso dell’NH. È prevista per fine maggio poi l’apertura dell’Amedia Hotel Milan, prima struttura italiana del gruppo austriaco presente in Austria, Germania e Olanda: apre in zona Lorenteggio un 4 stelle con 144 camere e servizi di qualità dal taglio business. Non è invece un opening, ma è attesissima quella che è la riapertura dello storico Four Seasons Milan di via Gesù. L’albergo infatti ha subìto, e continuerà a subire fino a fine 2021, una profonda ristrutturazione che lo renderà davvero ‘nuovo’. A tarda primavera riaprirà con le aree comuni rifatte, mentre camere e sale meeting saranno rinnovate entro fine anno.
TRA PASSATO E FUTURO
È prevista per giugno 2022 la conclusione di un progetto situato proprio al centro del Quadrilatero della Moda. Protagonista è Lungarno Collection – società alberghiera della famiglia Ferragamo – che dopo Firenze e Roma arriva a Milano. Qui, in una location unica come l’ex Seminario Arcivescovile di Corso Venezia 11, aprirà il suo terzo hotel Portrait, brand fiore all’occhiello del gruppo. “L’immenso edificio – spiega il CEO Lungarno Collection, Valeriano Antonioli – è un vero monumento milanese e sarà perciò aperto alla città, ospitando ristoranti e una galleria commerciale. Anzi, andrà a modificare il flusso pedonale del Quadrilatero, unendo Corso Venezia a via Sant’Andrea e diventando un polo lifestyle”. Restando in centro, si scopre un progetto che troverà compimento nel 2023. È su Piazza Cordusio che si affaccia l’iconico Palazzo Venezia che sarà restaurato per diventare la quarta struttura cittadina Melià. Proprietà di un fondo gestito da Generali Real Estate Sgr, l’edificio conserverà la maestosa facciata trasformandosi in un lussuoso 5 stelle con 70 camere, terrazze con rooftop bar e una corte interna aperta al pubblico. Sempre per il 2023 è prevista l’apertura del The Carlton Milano di Rocco Forte Hotels. Si torna nel Quadrilatero poiché l’albergo è la ‘trasformazione’ dello storico Baglioni: offrirà 64 camere, centro benessere, terrazza-bar e proseguirà l’attività del Ristorante Il Baretto. Infine, anche Milano avrà il suo Cipriani. Anzi, i suoi Cipriani: saranno 2 i ristoranti ospitati a Palazzo Bernasconi, edificio situato tra corso Venezia e via Palestro dove il gruppo guidato da Giuseppe Cipriani, figlio di Arrigo (patron dell’Harry’s Bar a Venezia), realizzerà anche un boutique hotel che aprirà nel 2022.
Tra co-living e Condo Hotel
Alberghi classici, di lusso e a cinque stelle, ma non solo. Milano è oggi testimone del lancio di innovative formule di accoglienza che stanno modificando radicalmente il mondo del turismo. Come il Condo Hotel, una ricetta di ospitalità che consente di acquistare una proprietà immobiliare dotata di tutti i comfort, beneficiando dei servizi di un hotel di lusso. Un modello molto consolidato all’estero, nato per rispondere alla domanda di viaggiatori che cercano una sistemazione privata di pregio ma vogliono usufruire di servizi alberghieri top. Uno dei primi esempi di Condo Hotel in Italia è quello firmato da Palma Mysuite a Milano: come funziona? Il progetto parte con sette suite al 14esimo piano del grattacielo World Join Center – ubicato in zona Portello -, la cui vendita è curata da Engel & Völkers. Il compratore di una suite ne è proprietario mentre Palma Mysuite la gestisce tramite uno specifico contratto di locazione: assicura una rendita annuale del 3% e la possibilità di soggiornare nella propria suite fino a 8 settimane all’anno, previa prenotazione. Il progetto prevede la realizzazione di altre 26 junior suite, mentre gli ospiti possono godere del ristorante MI View che si trova al 20esimo piano del grattacielo con una vista unica sulla città.
Dopo la prima apertura avvenuta a Città Studi, entro il 2022 raddoppierà a Milano la presenza di 21 Way of Living, con una struttura sui Navigli. Progetto innovativo e completamente nuovo nel panorama alberghiero italiano, il concept 21 Way of Living è una realtà ibrida, che unisce una sezione tradizionale di albergo e una dedicata alle lunghe permanenze in modalità co-living, con cucine e spazi condivisi. Il progetto prevede anche uno spazio di coworking aperto a esterni e un bistrò che serve dalla colazione alla cena. A tutto questo si aggiunge una corte interna aperta ai cittadini ospitando eventi e appuntamenti artistici. Alla base del progetto c’è infatti l’idea di superare il tradizionale concetto di hotel e creare una contaminazione tra diverse forme di ospitalità.