Una frase buttata lì con un sorriso ma che potrebbe essere deflagrante per il mondo del turismo. A una giornalista che ha chiesto a Mario Draghi, durante la conferenza stampa di oggi, venerdì 26 marzo, cosa pensasse dell’ipotesi lanciata dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia, e cioè che gli italiani potrebbero cominciare a prenotare le vacanze, il presidente del Consiglio ha risposto: “Sono d’accordo con lui, si può cominciare a prenotare. Se potessi permettermi di andare in vacanza, lo farei anch’io”.
Del resto, già a febbraio, metà degli italiani ha fatto ricerche per una prenotazione (44%), ha pianificato le vacanze estive o si ripromette di farlo subito dopo Pasqua (51%), mentre l’11% ha già prenotato un viaggio. È l’esito di una ricerca commissionata da Airbnb a OnePoll su un campione di 1.000 persone rappresentativo della popolazione italiana adulta, per comprendere come la pandemia abbia fatto ripensare agli italiani l’idea di viaggio. Le interviste sono state effettuate fra il 15 e il 17 febbraio 2021.
In particolare, rivela la ricerca, chi si è affrettato a bloccare date e alloggi ha in genere un’età compresa tra i 25 e i 34 anni (19%). Non è questo invece il primo pensiero degli over 55, tra i quali il 22% ha affermato di non essere al momento stimolato a viaggiare, e il 61% di non pensare ancora all’estate.
Costretti in casa, gli italiani sognano una vacanza (47%), anche piccola, assai più che cene al ristorante (26%) o serate al cinema (16%). Cambia però l’idea del viaggio: oltre alla rinnovata attenzione per sicurezza e distanziamento, la voglia di disconnessione, di ‘staccare’ dalle preoccupazioni e dalle videoconferenze, si traduce in un interesse per il turismo rurale di prossimità e per destinazioni isolate.
Un soggiorno a contatto con la natura sembra essere ciò che cercano molti italiani, per i motivi più diversi. Voglia di isolamento e tranquillità accomunano infatti i più maturi in cerca di sicurezza, ma anche i più inclini a disconnettersi per regalarsi un po’ di digital detox (il 29% del campione, e il 32% delle donne coinvolte nel sondaggio). Non manca, infine, chi è attratto soprattutto dalla sostenibilità: il 30% degli intervistati pagherebbe fino al 10% in più per una sistemazione green.