Dopo aver preso la gestione dell’Hotel Santavenere di Maratea, acquistato la scorsa estate da Arsenale, la famiglia Melpignano ha in serbo un’altra apertura, un hotel nel centro di Cortina, la cui gestione debutterà quest’estate. Lo anticipa a Pambianco Hotellerie Aldo Melpignano, proprietario e managing director del gruppo San Domenico Hotels, che comprende Borgo Egnazia e altre masserie 5 stelle in Puglia: “Stiamo spingendo su diverse aperture in gestione. Oltre a Cortina, stiamo negoziando per altri 3 o 4 hotel in diverse destinazioni. Stiamo valutando al momento la Sardegna, Roma, Milano e località montane”.
Melpignano, che è anche vice president di fondazione Altagamma, ha progetti ambiziosi: “In Italia manca un gruppo dell’hotellerie di lusso ‘made in Italy’ di grandi dimensioni. Nell’alto di gamma sono presenti alberghi italiani indipendenti o brand di gruppi internazionali, ma ci vorrebbero due o tre operatori italiani di una certa dimensione per meglio competere con l’avanzata delle catene estere. Non ci spaventa – continua – avere la proprietà degli hotel, perché già siamo proprietari delle strutture in Puglia, però per crescere rapidamente dobbiamo puntare sulla gestione. Un investimento alberghiero richiede centinaia di milioni di euro, e quindi tempi più lunghi, mentre possiamo acquisire diversi hotel in gestione nell’arco di un solo anno”.
Melpignano cita come modelli a cui si ispira i gruppi dell’hotellerie The Oberoi in India e Hoshinoya in Giappone, che sono gruppi nazionali, con standard elevati e molto radicati nei territori. “La differenza tra l’operatore locale e le catene internazionali – spiega – è che quest’ultime non conoscono così bene il territorio rispetto a chi nel Paese vive e lavora da sempre. Noi, ad esempio, replichiamo il legame con l’ambiente circostante nei nostri hotel, dal design ai materiali di costruzione, fino all’accoglienza dell’ospite che viene fatta da una persona del posto che racconta tutto quello che si può fare in Puglia. Anche il cibo e le ricette sono del territorio, così come tutte le persone che lavorano. Insomma il turista vive la Puglia. Sto anche lavorando con l’Università di Bari per istituire una scuola di formazione sul turismo”