Una scommessa ‘ragionata’: è la ricetta per la ripartenza del turismo proposta da Diego Novarino, general manager dell’Hotel Viu Milano. Fedele alla proposta di ospitalità della sua struttura a 5 stelle che, fin dall’inizio della sua avventura nel 2017, si è caratterizzata da un mix di modernità, lusso e semplicità, da un servizio di altissimo livello mixato a un’atmosfera rilassata e di tendenza, Novarino vuole ricominciare a ‘sedurre’ i suoi ospiti sfruttando le qualità uniche della sua struttura, dalla terrazza con piscina e vista panoramica al ristorante dello chef stellato Giancarlo Morelli.
“Dopo che avevamo consolidato una percentuale di occupazione dell’80% nel pre covid – afferma Novarino – e dopo un 2020 che ha visto un crollo al 25,3%, prevediamo un 2021 intorno al 55%, con un fatturato che dovrebbe attestarsi con una perdita del 30% rispetto all’ultimo anno “normale”. Ma se ovviamente abbiamo fatto le nostre previsioni ragionate per il 2021, credo che in questo momento ogni pronostico sia indicativo. Pensiamo al 2020: abbiamo prima ipotizzato una ripresa da settembre, poi abbiamo puntato a marzo 2021, ora speriamo a giugno. In realtà, fino a quando la campagna vaccinale non darà prova di successo, sarà complicato ipotizzare ogni scenario”.
Il manager spiega che i mesi di luglio e agosto passati, avendo l’hotel una terrazza con piscina, sono quelli che hanno visto la minor contrazione di volumi rispetto al 2019. “Abbiamo osservato una forte volontà di tornare a viaggiare appena possibile – continua – e anche il nostro ristorante, nelle poche settimane nelle quali è stato possibile essere aperti, ha avuto numeri importanti. Quindi, se tutto funziona, vedo già una ripresa importante a partire da settembre e un 2022 vicino ai numeri del 2019. Insomma, anche se ancora siamo senza certezze, preferisco scommettere sul futuro piuttosto che inseguirlo”.
Se le modalità per realizzare un’ospitalità luxury di successo siano cambiate rispetto alla formula funzionante prima della pandemia è ancora presto per saperlo, secondo Novarino. Ma elementi come il digitale e l’attenzione alla sostenibilità prenderanno ancora più piede nei desiderata degli ospiti. “Noi abbiamo puntato – sottolinea – fin dal nostro progetto di hotel su questi aspetti. Viu Milan infatti si inserisce in un quadro di riqualificazione della zona, con un sorta di bosco verticale nato per enfatizzare il concetto green della struttura e abbiamo un Building management system che monitora costantemente la qualità del comfort con la quantità di energia necessaria per erogarla, ottimizzando gli sprechi. Ed è un sistema che aiuta tanto anche per quanto riguarda l’aspetto protezione e sanificazione. Proprio i nostri impianti di ultima generazione infatti consentono di gestire l’aria primaria di ricircolo utilizzando solo l’aria proveniente dall’esterno: quindi non esiste nei nostri spazi la variabile del giro interno di aria, situazione che è tra le più monitorate per la circolazione del virus”.