Armani Hotel Milano terrà il motore caldo fino ad agosto per poi innescare la marcia da settembre, identificato come il mese della ripartenza della città. La combinazione dell’inizio d’autunno e dell’arrivo di grandi eventi come il Salone del Mobile, la Fashion Week e il Gran Premio di Formula 1 a Monza darà la spinta al ritorno del turismo nel capoluogo lombardo, con benefici per tutte le strutture alberghiere presenti sotto il Duomo. Nel frattempo, l’hotel 5 stelle lusso di via Manzoni continuerà ad accogliere i suoi ospiti offrendo pacchetti speciali come quelli in atto per il fine settimana, tra cui spicca la formula Weekend Milanese (valida fino a fine aprile) che comprende un soggiorno per due giornate dal sabato alla domenica con late check out alle ore 16 della domenica e comprensivo di pranzo per due all’Armani/Ristorante nelle cui cucine torna per l’occasione l’executive chef Francesco Mascheroni, il tutto alla miglior tariffa garantita e con parcheggio compreso.
L’hotel ha riaperto a gennaio e da allora non si è più fermato. L’intento della struttura è stato quello di continuare a rappresentare un punto di riferimento per l’hotellerie di fascia alta nella città di Milano, attraendo anche quella clientela che non aveva molte altre scelte a disposizione perché diversi luxury hotels hanno utilizzato il periodo della pandemia per avviare lavori di ristrutturazione già pianificati, magari anticipandoli per farsi trovare pronti al momento della ripartenza. Sotto la direzione del general manager Giuseppe Losciale, giunto due anni fa a Milano dopo un passaggio all’Armani Hotel di Dubai, la decisione dell’albergo milanese ha dato frutti soprattutto a febbraio, mese in cui c’è stata una buona risposta di buyer della moda nel periodo della Fashion Week e di clienti non professionali nel weekend di San Valentino. Le presenze sono state perlopiù italiane, ma non sono mancati diversi ospiti dalla vicina Svizzera. Intanto – trend evidenziato anche da altre strutture alberghiere milanesi e in generale dalle città ad alta presenza turistica in Italia – si è allungata la durata media dell’occupazione, passando da una media di uno-due notti a tempi prolungati anche oltre l’intera settimana.
Quanto alla parte f&b, lo chef Francesco Mascheroni racconta: “Abbiamo dato all’Armani/Bamboo Bar, rimasto sempre aperto, un’impronta meno snack e più bistrot. Si è aggiunta la formula delivery dei piatti di Nobu, realizzati dallo chef Antonio D’Angelo e serviti al Bamboo Bar o direttamente in camera. Il ristorante gourmet è rimasto aperto fino a febbraio offrendo menu prestabiliti, perché il servizio alla carta non sarebbe stato sostenibile in termini economici, e ora lo apriamo soltanto alla domenica con una formula di condivisione per tavolo e con piatti che esprimono una cucina tipicamente italiana: non essendo presenti gli ospiti internazionali, abbiamo pensato fosse bello far degustare agli italiani i prodotti stagionali e le nostre tipiche materie prime eccellenti”.
La riapertura definitiva e a tempo pieno dell’Armani/Ristorante è prevista per settembre. “Fino ad allora – prosegue Mascheroni – continueremo a proporre questo family style ogni domenica a pranzo. Sarebbe importante riuscire a organizzare un evento determinante per Milano come il Salone del Mobile, pur essendo consapevoli che non sarà il ‘solito’ Salone e che non avremo la possibilità di ospitare gruppi numerosi. Ad ogni modo, già nei mesi scorsi, la ripartenza delle fiere aveva portato turismo a Milano. Questo vale per la clientela business, che potrebbe essere la prima a tornare, mentre per la riproposizione di quella generalista ci vorrà ancora del tempo”.