Porto Ercole, destinazione esclusiva sul promontorio dell’Argentario in Toscana, ospiterà un albergo cinque stelle affacciato sul golfo con una cinquantina di camere, spa, palestra, ristorante e banchina per l’attracco delle barche. A costruirlo riportando a nuova vita l’ex fabbrica di sardine Cirio, che versava in stato di abbandono e di crescente degrado a seguito della dismissione negli anni 80 del secolo scorso, è l’imprenditore svedese Conni Jonsson, attraverso la società Qarlbo e con un investimento di 30 milioni di euro.
Il protocollo d’intesa firmato da Regione Toscana, Comune di Monte Argentario e Qarlbo si propone di assicurare l’assistenza e l’accompagnamento da parte dell’ufficio regionale Invest in Tuscany per questo investimento e per quelli futuri di Jonnson, proprietario di due alberghi in patria e amministratore delegato del fondo d’investimento Eqt Parners, “al fine di rafforzare e ulteriormente radicare la sua presenza in Maremma e in Toscana”, recita il testo.
L’iter autorizzativo è ormai in dirittura d’arrivo: dopo le osservazioni della Soprintendenza, il piano turistico-ricettivo denominato Progetto Fabriqa è stato adattato e ora è approdato alla conferenza di copianificazione che ne valuterà la conformità al Piano paesaggistico. Entro il 2021 è atteso il via libera ai lavori.
Nel frattempo Jonsson ha comprato sempre a Porto Ercole l’hotel Don Pedro, il tre stelle da 60 camere che sovrasta il paese nella zona della Rocca Spagnola, e ha avviato i lavori di ristrutturazione con l’obiettivo di rinnovarlo e trasformarlo entro fine 2022-inizio 2023 in un albergo quattro stelle. L’investimento, in questo caso, sfiora agli otto milioni.