I telefoni degli hotel sono ‘caldi’, si rincorrono i click sui portali per prenotare gli alberghi italiani. Nel periodo dopo Pasqua, i booking annoverano più richieste di quelle che sono state effettuate nello stesso periodo del 2020. A sorpresa, hanno ricominciato a prenotare gli stranieri, che invece erano praticamente assenti l’anno scorso, ma le loro scelte cadono nel periodo da fine agosto in poi. Niente estate. L’incertezza sulla possibilità di volare a livello intercontinentale porta il turista internazionale a dilazionare il periodo, nella convinzione che in autunno l’emergenza pandemica dovrebbe rientrare, e con essa anche la restrizione agli spostamenti. Permane dunque per le vacanze estive un turismo interno e di prossimità.
Il fenomeno nuovo, comunque, è che quest’anno il turista straniero non frena il suo desiderio di viaggiare. Lo conferma Aldo Melpignano, proprietario e managing director del gruppo San Domenico Hotels, che comprende Borgo Egnazia e altre masserie 5 stelle in Puglia: ”Teoricamente faremo un’estate pazzesca! Prenotazioni da Usa, Australia, Inghilterra e anche Italia. A fine febbraio ho avuto il 20% in più di prenotazioni rispetto allo stesso periodo del 2020, quando già si aspettava un anno record. Se si potrà viaggiare, quest’estate sarà la migliore estate della nostra storia”.
In primis, si attendono i turisti a stelle e strisce, come sottolineano diversi albergatori tra cui Danilo Zucchetti, direttore generale di Villa d’Este Hotels: ““Abbiamo avuto prenotazioni soprattutto da americani perché amano l’Italia e per loro rinunciare a un soggiorno sul lago di Como è difficile. Prediligono resort e ville private, per evitare situazioni di affollamento. Prevediamo per Villa d’Este nel mese di giugno un’occupazione del 40%, legata anche ad eventi privati e matrimoni, e per luglio attorno al 50%-55%, percentuali che si riducono del 30% rispetto all’occupazione registrata nel 2019, mentre per Villa La Massa siamo focalizzati maggiormente sul mercato europeo”.
Con gli stranieri ‘spostati in avanti’, l’alta stagione rimane quindi appannaggio degli italiani, come è avvenuto del resto nel 2020. Lo conferma Mattia Degennaro, figlio del fondatore di HO Hotels Collection e marketing director del gruppo che conta 5 strutture, di cui 4 in Puglia e una a Roma. Per quanto riguarda I Turchesi Club Village a Castellaneta Marina (Ta), Degennaro specifica che le prenotazioni dopo Pasqua hanno portato a un’occupazione per luglio e agosto tra il 25% e il 30%: “Di solito, in questo periodo registravamo già un’occupazione tra il 50% e il 60%, quindi siamo a un 50% in meno rispetto alla ‘normalità’. I Turchesi è focalizzato soprattutto sulla clientela locale, però devo dire che, per altre strutture del gruppo, come quella di Lecce che è maggiormente orientata ai turisti stranieri, siamo fiduciosi, anche se per ora ci si attende una presenza nei mesi autunnali. La sorpresa sono gli americani, che erano ormai dati per persi, invece, con la campagna vaccinale statunitense che sta proseguendo efficacemente, ci sono stati ritorni di interesse”.
La tendenza è confermata anche da Federalberghi: “Gli Stati Uniti, mercato straniero più forte per noi assieme a Gran Bretagna e Germania, sta iniziando a prenotare ma per settembre e ottobre. Ciò significa che sarà un’estate dove la farà da padrone il mare, ma le città d’arte saranno ancora vuote dal momento che vivono soprattutto di turismo straniero”.