Le vacanze si avvicinano per gli europei. Circa il 70% ha già prenotato o desidera farlo, secondo un sondaggio interno sui clienti condotto da Tui Group. La percentuale viene interpretata dal colosso tedesco come un sentiment, ma il gruppo che possiede agenzie di viaggio, hotel, compagnie aeree e navi da crociera, ha comunque registrato un aumento delle prenotazioni del 56% nella prima metà dell’anno fiscale chiuso al 31 marzo 2021, pari a 2,6 milioni di viaggi (- 69% rispetto all’estate 2019). La domanda è in crescita perché le prenotazioni settimanali sono raddoppiate nel mese di aprile 2021.
Il CEO Fritz Joussen ha dichiarato: “Le vacanze sono in cima alla lista dei desideri degli europei dopo i mesi della pandemia. Sono ottimista perché le campagne di vaccinazione stanno funzionando in Europa e test rapidi sono ora disponibili ovunque. Le prenotazioni mostrano una tendenza verso le vacanze nel Mediterraneo, nell’Egeo e in crociera. Tra le destinazioni preferite, emergono Grecia, Canarie e Isole Baleari. Le Isole Baleari e Canarie sono ben al di sotto dei 50 nuovi casi Covid al giorno. L’apertura di Maiorca durante le vacanze di Pasqua con migliaia di ospiti Tui ha dimostrato che vacanze sicure e rilassanti sono possibili in tempi di pandemia. Siamo all’inizio del previsto riavvio”.
Anche il pricing è più elevato rispetto al 2019, con un aumento dei prezzi medi del 22%, in seguito all’elevata richiesta di prenotazioni per pacchetti all-inclusive.
Nella giornata di ieri, mercoledì 12 maggio, Tui era in flessione alla Borsa di Francoforte sulla scia del pesante rosso semestrale. Il titolo del numero uno mondiale del turismo, attorno alle ore 13.00, ha registrato una perdita del 3% a 4,82 euro, mentre l’indice Dax (segmento della Borsa di Francoforte contenente i 30 titoli a maggiore capitalizzazione) progrediva dello 0,2 per cento. Tui ha chiuso il primo semestre dell’esercizio 2020-21 con una perdita di 1,5 miliardi di euro, in aumento rispetto al rosso di 815 milioni dello stesso periodo del precedente anno, mentre l’Ebit è risultato negativo per 1,3 miliardi di euro contro -746 milioni lo scorso anno. I ricavi del gruppo si sono contratti dell’89% a 716,3 milioni, rispetto ai 6,6 miliardi del prim0 semestre dell’anno fiscale 2019-20.