Da oltre un secolo luogo d’incontro per l’alta società italiana, il Cristallo, a Luxury Collection Resort & Spa di Cortina d’Ampezzo è uno di quegli hotel che si possono definire una ‘istituzione’. La bellezza della sua architettura art nouveau di inizio Novecento miscelata alla magnificenza della natura circostante, dominata dalle vette delle Dolomiti, ha affascinato generazioni di ospiti eccellenti.
“Quest’anno festeggiamo i 120 anni dell’albergo – racconta a Pambianco Hotellerie Franco Carmelo Lentini, general manager del Cristallo, a Luxury Collection Resort & Spa – e nonostante la pandemia volevamo davvero celebrare questo traguardo importante. Ecco perchè abbiamo voluto riaprire già a febbraio in occasione dei Mondiali di Sci che si sono svolti qui a Cortina; per mandare un segnale anzitutto. Dimostrando che l’ammirato servizio di accoglienza dell’albergo e l’incantevole tradizione culturale che hanno resistito ben oltre un secolo erano ancora presenti. Adesso però speriamo di essere entrati in una nuova fase: le brutte esperienze del recente dell’inverno scorso non credo che si ripeteranno anche se abbiamo notato che la sensibilità e l’attenzione alla sicurezza sono diventati sempre più importanti per gli ospiti. Anzi la maggioranza dei clienti sta apprezzando il nostro piano di sicurezza, implementato in tutti gli hotel Marriott International e validato con la consulenza di Ernest&Young. Al Cristallo poi abbiamo la grande fortuna di avere suite e camere con spazi grandi che sono state e saranno sempre più un fattore determinante nell’hotellerie, a 5 stelle e non solo”.
Vacanza in montagna è sinonimo di stare all’aria aperta, una tipologia di sistemazione che è molto richiesta: lo segnalano le ultime ricerche sulle scelte degli italiani in vista dei mesi estivi e lo sottolinea anche il GM del Cristallo. “Lo stare in vetta e in particolare il soggiornare tra la magia delle Dolomiti sta facendo la differenza in positivo in questo periodo dal punto di vista commerciale e ne siamo lieti. Certo, come sempre la vacanza in montagna dipende anche dal meteo ma ci siamo attrezzati da tempo per dare agli ospiti tutte le alternative possibili. Abbiamo predisposto ad esempio delle sale con servizio di private restaurant che anche in un ambiente già di lusso come il nostro è stato apprezzato. Detto questo l’estate si presenta abbastanza simile a quella dell’anno scorso, come numeri e come clientela. Soprattutto turisti italiani e un numero un poco crescente di ospiti internazionali ma di prossimità. Da settembre aspettiamo finalmente anche i viaggiatori americani mentre per l’inverno 2022 prevediamo una riapertura anche del mercato russo che per noi è molto importante. Per tornare ai livelli del 2019 temo però che bisognerà attendere il 2023, con un 2022 certo in crescita ma poco alla volta. Per il Cristallo molto dipende dalle aperture al turismo internazionale insieme alla ripresa graduale dei trasporti aerei intercontinentali”.
È l’italianità, o meglio l’ospitalità all’italiana, continueranno a essere determinanti per la clientela lusso che ama soggiornare al Cristallo. “Sicuramente – conclude il GM – tecnologia e sostenibilità sono due trend che non rallenteranno, ma non è vero che la digitalizzazione si sostituirà all’accoglienza. In particolare in un albergo come il nostro dove la gente aspetta un approccio di cura del cliente e del dettaglio. E che fa il paio con quella ospitalità all’italiana che è da sempre ambitissima dagli stranieri. Una clientela che è più importante perchè viaggia tutto l’anno e quindi garantisce agli alberghi una stagionalità più lunga rispetto agli italiani. Infatti al Cristallo, già nel 2017, avevamo fissato una ‘stagione estiva’ da maggio a ottobre proprio grazie agli ospiti stranieri. Sono sicuro però che anche le nuove fasce di clientela più giovani aiuteranno la destagionalizzazione in Italia: e con tutti i diversi mercati insieme potremo avere stagioni più lunghe e ritorni interessanti”.